Roche Faurio

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Roche Faurio
La montagna (a sinistra) vista nel suo versante sud-est. A destra la Pointe Louise ed in basso il Glacier Blanc.
StatoBandiera della Francia Francia
Regione  Rodano-Alpi
DipartimentoIsère
Altezza3 730 m s.l.m.
CatenaAlpi
Coordinate44°56′29.96″N 6°21′28.47″E / 44.941656°N 6.357908°E44.941656; 6.357908
Data prima ascensione21 giugno 1873
Autore/i prima ascensioneT. Cox, Frederick Gardiner, R. e W.M. Pendlebury, C. Taylor con Hans e Peter Baumann, Peter Knubel e Josef Marie Lochmatter[1]
Mappa di localizzazione
Mappa di localizzazione: Francia
Roche Faurio
Roche Faurio
Mappa di localizzazione: Alpi
Roche Faurio
Dati SOIUSA
Grande ParteAlpi Occidentali
Grande SettoreAlpi Sud-occidentali
SezioneAlpi del Delfinato
SottosezioneMassiccio degli Écrins
SupergruppoCatena Écrins-Grande Ruine-Agneaux
GruppoGruppo della Roche Faurio
SottogruppoCresta Roche Faurio-Tête de la Somme
CodiceI/A-5.III-A.4.b

La Roche Faurio (3.730 m s.l.m.) è una montagna del Massiccio degli Écrins che si trova nel dipartimento francese dell'Isère.

Caratteristiche[modifica | modifica wikitesto]

La montagna si trova all'incrocio di tre creste di montagne. La prima con andamento nord-est conduce al Pic de Neige Cordier; la seconda si dirige prima verso nord-ovest e poi verso nord fino alla Grande Ruine; infine la terza andando verso sud scende al Col des Écrins e poi rimonta alla Barre des Écrins.

Salita alla vetta[modifica | modifica wikitesto]

Descrizione della via normale di salita alla vetta dal Rifugio des Écrins.

Si può salire sulla vetta partendo dal Rifugio des Écrins percorrendo il più facile versante sud-est.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Christian Imboden, Berge: Beruf, Berufung, Schicksal. Die St. Niklauser Bergführer als Wegbereiter des internationalen Alpinismus, Rotten Verlag, Visp, 2013, ISBN 3-907624-48-3, la guida alpina pp. 73-81, 169, 183, prime ascensioni pp. 108-119

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Scheda su summitpost.org, su camptocamp.org. URL consultato l'11-03-2013.