Roberto Cherubin

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Roberto Cherubin
NascitaMecharsulm, 1910
MorteZona di Orobinskji, 17 dicembre 1942
Cause della morteMorto in combattimento
Dati militari
Paese servitoBandiera dell'Italia Italia
Forza armataRegio Esercito
ArmaArtiglieria
CorpoCorpo Truppe Volontarie
Reparto201º Reggimento d'artiglieria motorizzato
Anni di servizio1933-1942
GradoSoldato
GuerreGuerra d'Etiopia
Guerra di Spagna
Seconda guerra mondiale
CampagneCampagna italiana di Russia
BattaglieSeconda battaglia difensiva del Don
Decorazionivedi qui
dati tratti da Le Medaglie d’oro al Valore Militare, volume secondo (1942-1959) [1]
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Roberto Cherubin (Mecharsulm, 1910Zona di Orobinskji, 17 dicembre 1942) è stato un militare italiano insignito della medaglia d'oro al valor militare alla memoria nel corso della seconda guerra mondiale.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nacque a Mecharsulm (Germania) nel 1910.[2] Vissuto sempre in Germania, rientrò in Italia nel novembre 1933 per assolvere gli obblighi del servizio militare di leva nel Regio Esercito, arma di artiglieria.[2] Assegnato in servizio dapprima al 3º Reggimento artiglieria pesante campale fu trattenuto in servizio attivo, e nel 1935 fu trasferito al 3º Reggimento artiglieria celere della 3ª Divisione celere "Principe Amedeo Duca d'Aosta". Posto in congedo nel 1936, dopo pochi mesi si arruolò volontario nel gruppo motorizzato di marcia in partenza per l'Africa Orientale. Rimpatriato dopo la fine della guerra d'Etiopia, chiese ed ottenne il trasferimento nel II gruppo da 149/12 del Corpo Truppe Volontarie con il quale partì per la Spagna nel gennaio 1937.[2] Rientrato in Italia e prosciolto dalla ferma volontaria, fu posto in congedo nel 1938.[2] Nel febbraio 1942, fu richiamato in servizio attivo a domanda, ed assegnato al 201º Reggimento d'artiglieria motorizzato da 75/32 Mod. 1937, allora in formazione presso il 1º Reggimento artiglieria celere a Pordenone, nel giugno successivo partì per il fronte russo, inquadrato nella 2ª Divisione fanteria "Sforzesca".[2] Cadde in combattimento durante la seconda battaglia difensiva del Don il 17 dicembre 1942, nella zona di Orobinskji e fu successivamente decorato con la medaglia d'oro al valor militare alla memoria.[2]

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Medaglia d'oro al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Volontario di altre due guerre, decorato al valore, rifiutava di essere impiegato quale interprete, non volendo rinunziare all’onore di rimanere servente al pezzo. Nel corso di una offensiva nemica, accerchiato da carri armati, deciso a non abbandonare il suo cannone nonostante le gravi perdite subite dal reparto, continuava da solo il fuoco e rendeva inservibili due carri armati avversari. Esauriti i proiettili, si armava di mitragliatrice e continuava a sparare; inceppatasi l’arma, persisteva nella difesa con bombe a mano e col moschetto. Privo di munizioni, faceva saltare il pezzo ed affidato l’anello nuziale ad un compagno perché lo facesse pervenire alla consorte, si armava di un’ascia e si slanciava contro la torretta di un carro nemico colpendone ripetutamente la mitragliatrice, finché scompariva gloriosamente nell’impari lotta. Zona di Orobinskji (Fiume Don–Fronte russo), 12-17 dicembre 1942.[3]»

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare, Le Medaglie d’oro al Valore Militare, volume secondo (1942-1959), Roma, Tipografia regionale, 1965, p. 136.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]