Rifugio Luigi Cibrario

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Rifugio Luigi Cibrario
Ubicazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Altitudine2 616 m s.l.m.
LocalitàUsseglio
CatenaAlpi Graie
Coordinate45°14′48.73″N 7°08′49.99″E / 45.24687°N 7.14722°E45.24687; 7.14722
Dati generali
Inaugurazione1891[1]
ProprietàClub Alpino Italiano, sezione di Torino
GestioneClub Alpino Italiano, sezione di Leinì
Periodo di aperturaDa luglio a settembre
Capienza26[1] posti letto
Mappa di localizzazione
Map
Sito internet

Il rifugio Luigi Cibrario al Peraciaval è un rifugio alpino situato nel comune di Usseglio, in Valle di Viù, nelle Alpi Graie, a 2.616 m s.l.m..[2]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

L'ingresso del rifugio.

Fu costruito nel 1891[1] per iniziativa del conte Luigi Cibrario, alpinista ed allora presidente della sezione di Torino del CAI.

Nel corso degli anni venne ampliato più volte. Nel 1939 fu intitolato a Luigi Cibrario.

Per lunghi anni, dal 1948 al 1964, fu gestito da Guido Ferro Famil, detto Vulpot.

Caratteristiche e informazioni[modifica | modifica wikitesto]

Si trova nella conca detta Peraciaval al di sotto del Colle della Valletta (3.207 m) che lo mette in comunicazione con la vicina Francia.

Accessi[modifica | modifica wikitesto]

L'accesso avviene dalla frazione Villaretto del comune di Usseglio in circa tre/quattro ore. Da Villaretto si può proseguire in macchina seguendo la strada che percorre il vallone d'Arnas sino all'alpe Barmas dove ha inizio il sentiero 120 (da qui 3 ore al rifugio). In particolare il sentiero attraversa il rio Arnas; sale poi il pendio per raggiungere il tracciato della vecchia decouville che era servita per la costruzione delle dighe artificiali; attraversa due ripidi canaloni che scendono dalle propaggini del monte Lera; poi raggiunge e supera il rio Peraciaval e risalendo il vallone del Peraciaval raggiunge il rifugio.

In alternativa si può partire dalla frazione Margone. Per questo tracciato si sale per prati fino a raggiungere la decouville utilizzata un tempo per la costruzione dello sbarramento del Lago Dietro la Torre[3]; si gira sotto i ripidi contrafforti del monte Lera e ci si ricongiunge con il sentiero precedente prima dell'attraversamento dei due ripidi canaloni.

Ascensioni[modifica | modifica wikitesto]

Traversate[modifica | modifica wikitesto]

Il rifugio è interessato dal percorso escursionistico Tour della Bessanese.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Guida ai Rifugi del CAI, RCS MediaGroup, 2014, ISSN 2036-6299 (WC · ACNP).
  2. ^ AA. VV., Luigi Cibrario, in Guida ai rifugi del CAI: 363 rifugi del club alpino per scoprire la montagna, RCS Mediagroup (Solferino Libri), 2018, p. 162. URL consultato il 9 dicembre 2020.
  3. ^ AA.VV. ( Club Alpino Italiano), Luigi Cibrario, in Guida ai Rifugi del CAI 2014, Corriere della Sera, 2014, p. 167. URL consultato il 9 dicembre 2021.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Montagna: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di montagna