Ric Roland

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Ric Roland
Nome orig.Ric Hochet
Lingua orig.Francese
Autori
1ª app.1955
1ª app. inJournal de Tintin
Caratteristiche immaginarie
SessoMaschio

Ric Roland (Ric Hochet) è un personaggio immaginario protagonista di una omonima serie a fumetti ideata nel 1955 da André-Paul Duchâteau e dal disegnatore Gilbert Gascard, in arte Tibet, ed esordito sulla rivista Tintin.[1][2][3] Dopo la scomparsa di Tibet (2010) il personaggio è stato preso in mano da Zidrou (sceneggiatore) e S. Van Liemt (disegnatore).

Caratterizzazione del personaggio[modifica | modifica wikitesto]

Ric Roland è un giornalista del quotidiano di Parigi "La Rafale", che nutre anche una grande passione per l'investigazione e gli enigmi. Per questo motivo, aiuterà molto spesso il commissario, nonché amico, Bourdon. La bella nipote di Bourdon, Nadine, è la ragazza di Ric.

Storia editoriale[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Pubblicazioni di Ric Roland.

Ha esordito nel 1955 sulla rivista Journal de Tintin[4] e in volume nel 1963 pubblicato dall'editore Le Lombard; fino al 2010 sono stati editi 78 volumi.

In Italia venne pubblicato dapprima sui Classici Audacia e quindi sugli Albi Ardimento, oltre a delle pubblicazioni saltuarie sul Corriere dei Piccoli e il Messaggero dei Ragazzi. Nel 2014 e 2015 sono stati pubblicati 49 fascicoli brossurati, a colori, allegati alla Gazzetta dello Sport.[1]

Nel 2019 la casa editrice "Nona Arte" ha pubblicato una collana di 4 volumi delle avventure di Ric Roland con i nuovi autori sotto il titolo "Nuove inchieste di Ric Roland".

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Ric Hochet, su guidafumettoitaliano.com. URL consultato il 6 dicembre 2017.
  2. ^ (FR) Le journal de Tintin édition belge en 1955, su bdoubliees.com, BD oublièes. URL consultato il 4 dicembre 2007.
  3. ^ (FR) Intégrale Ric Hochet, la série — Éditions Le Lombard, su Le Lombard. URL consultato il 2 giugno 2020.
  4. ^ (FR) BDoubliées, Tintin année 1955, su bdoubliees.com.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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