Resistência Galega

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Resistência Galega, talvolta abbreviato in REGA[1], è il termine usato da un insieme di organizzazioni paramilitari separatiste e di estrema sinistra galiziane. Il termine fu usato per la prima volta nel 2005, quando fu pubblicato su Internet il documento Manifesto da Resistência Galega[2]; da allora, Resistenza Gallega ha portato avanti dozzine di attacchi contro sedi di partiti politici e di banche in Galizia.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Resistência Galega rappresenta la continuazione di numerosi gruppi separatisti galiziani attivi negli anni '70 e '80, come Loita Armada Revolucionaria, Liga Armada Galega, o l'Esercito Guerrilheiro do Povo Galego Ceive. L'organizzazione fu creata, si ritiene, nell'ambito dell'Assemblea della Gioventù Indipendentista (in galiziano: Assembleia da Mocidade Independentista) nel 2005, e da allora divenne nota al pubblico con un manifesto pubblicato il 20 novembre dello stesso anno. In esso venivano rivendicati diversi attacchi contro gli uffici di partiti politici spagnoli, l'Esercito spagnolo, e addirittura incidenti relativi all'affondamento della petroliera Prestige, al largo delle coste spagnole[3].

Secondo la Polizia spagnola, il gruppo mantiene tre cellule attive, ognuna delle quali è costituita da quattro membri: due di esse sono basate nelle città di Santiago e Vigo, e l'altra è sparpagliata nel resto del territorio Galiziano; sono circa duecento, invece, i simpatizzanti e i sostenitori. Si sospetta che il leader sia Antonio García Matos, in passato membro della sciolta organizzazione "Exército Guerrilheiro". Noto anche come "Toninho", Matos fu arrestato nel novembre 2005 e subito rilasciato, e da allora si ritiene che si nasconda in Portogallo, da dove coordina le azioni del resto del gruppo[4]. Sono documentati, inoltre, rapporti con l'ETA[5][6].

Nell'ottobre del 2010, l'Alta Corte Spagnola ha designato ufficialmente Resistência Galega come un gruppo terrorista, al pari di altre organizzazioni presenti sul suolo spagnolo, tra cui, appunto, l'ETA[1]. Dopo un attentato dinamitardo nel gennaio 2011, le autorità hanno indicato l'incidente come un "attacco terroristico", e che avrebbero peso le dovute misure nelle indagini[7].

Note[modifica | modifica wikitesto]