Referendum in Lettonia del 1931

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Referendum in Lettonia del 1931
Cattedrale di Riga
StatoBandiera della Lettonia Repubblica di Lettonia
Data5-6 settembre 1931
Tipopropositivo
Esproprio della Cattedrale di Riga
  
97,87%
No
  
2,13%
Quorum non raggiunto
Affluenza32,02%

Il referendum in Lettonia del 1931 si svolse il 5 e il 6 settembre 1931 in merito al trasferimento della cattedrale di Riga alla Chiesa luterana.[1] A seguito del precedente referendum del 1923, la Chiesa luterana era stata costretta a condividere la cattedrale con la Chiesa cattolica romana.[2]

La proposta referendaria venne approvata con un ampio margine di voti favorevoli, ma la scarsa affluenza alle urne (appena il 32%) non fece raggiungere il quorum; ad ogni modo, il governo decise di procedere con la legislazione.[3] L'esito del referendum portò a un aumento della popolarità dei partiti civici nelle elezioni parlamentari dell'ottobre 1931.[3]

Contesto[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1923 il Saeima promulgò una legge che assegnava la cattedrale di Riga al vescovo luterano della Lettonia, ma questa legge non è stata attuata per molto tempo. Il 23 marzo 1931 il Saeima respinse una "Legge sull'espropriazione della Cattedrale" con 28 voti favorevoli e 50 contrari; di conseguenza, i partiti nazionalisti lanciarono un'iniziativa legislativa il 25 marzo, presentandola il 14 giugno accompagnata da 231.000 firme (19% dell'elettorato, mentre il requisito era un decimo).

Il 22 luglio 1931 il Saeima respinse l'iniziativa con 41 voti contro 41.

Risultati[modifica | modifica wikitesto]

Nella votazione popolare, avvenuta poco prima delle elezioni del Saeima del 4 ottobre, non è stato raggiunto il necessario quorum di partecipazione del 50% dell'elettorato (articolo 74 della Costituzione in vigore prima del 1933). L'adozione richiedeva la maggioranza dei voti espressi.

Scelta voti %
Per 380.714 97,87
Contro 8.267 2,13
Voti non validi/vuoti 1.179
Totale 390,160 100
Elettori registrati/affluenza alle urne 1.217.914 32,03
Fonte: Democrazia Diretta

Conseguenze[modifica | modifica wikitesto]

Il 30 settembre, durante le vacanze parlamentari e poco prima delle elezioni del 4 ottobre, il governo emanò un decreto d'urgenza ai sensi dell'articolo 81 della Costituzione con cui la cattedrale devenne cattedrale del vescovo luterano della Lettonia:

«La Cattedrale di Riga è la Cattedrale del Vescovo luterano della Lettonia. Tutti i beni mobili e immobili della Cattedrale sono ora a disposizione della nuova amministrazione ecclesiastica. L'amministrazione della chiesa è composta da un rappresentante del vescovo e da 3 rappresentanti ciascuno delle guarnigioni lettoni, delle comuni di pace lettoni e della comune tedesca del duomo.»

Il neo eletto Saeima confermò poi questa decisione.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Dieter Nohlen & Philip Stöver (2010) Elections in Europe: A data handbook, p1122 ISBN 978-3-8329-5609-7
  2. ^ Hiden, J (2004) Defender of minorities: Paul Schiemann, 1876-1944, p92
  3. ^ a b Nohlen & Stöver, p1135