Quo citius rursum natura perempta resolvat da tua purganti membra cremanda rogo

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Quo citius rursum natura perempta resolvat da tua purganti membra cremanda rogo è una locuzione latina che, tradotta letteralmente, significa «Lascia che un rogo purificatore porti a compimento la cremazione del tuo corpo, permettendo così alla natura di completare più rapidamente il suo corso».

La frase è scolpita su una epigrafe posta all’ingresso del Tempio Crematorio di Torino. Forse dettata da Ariodante Fabretti (umanista e fondatore della Società di cremazione di Torino), essa sintetizza la filosofia della cremazione, come pratica di destinazione del cadavere a seguito della morte. Il rapporto dell’uomo nei confronti del processo fisiologico della decomposizione del cadavere è stato sempre caratterizzato da disagio, sconcerto, ed intima ribellione, come un’offesa alla dignità dell’uomo oltre che un pericolo dal punto di vista igienico-sanitario.

Per questo la cremazione fu desiderata e viene vista come una volontaria accelerazione dei processi ossidativi naturali attraverso il fuoco, dal valore simbolico di purificazione[1][2].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Filosofia della cremazione - Federazione Italiana per la Cremazione © 2019, su cremazione.it. URL consultato il 15 giugno 2021.
  2. ^ Aforismi, frasi e citazioni sulla Cremazione, su aforismario.eu. URL consultato il 15 giugno 2021.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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