Pudding di carote

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Pudding di carote
Pudding di carote con gelato e fragole
Origini
Altri nomiin inglese: carrot pudding
Luogo d'origineBandiera dell'Inghilterra Inghilterra
Dettagli
Categoriadolce
Ingredienti principali
  • carote
  • burro
  • zucchero
  • uova
  • spezie
Variantigajar ka halwa

Il pudding di carote (dall'inglese carrot pudding) è un piatto tradizionale dell'Inghilterra.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Fra gli antesignani dell'odierno pudding di carote vi è il pudding in a Carret root, apparso in un tomo del 1591 e consistente in una carota ripiena di carne, grasso, panna, uova, uvetta, dolcificanti (datteri e zucchero), spezie (chiodi di garofano e macis), carote grattugiate e pangrattato.[1] Su The Oxford Companion to Food, Alan Davidson dichiara che le carote erano usate come ingrediente per preparare dei dolci in Europa.[2] Tuttavia, alcuni dei primi pudding con le carote venivano già consumati in Irlanda almeno a partire dal XVIII secolo,[3] mentre negli USA vi sono testimonianze di tale piatto del 1876.[4] Durante la seconda guerra mondiale, il pudding di carote veniva consumato in alternativa ai dolcificanti che erano razionati. Oggi il pudding di carote viene considerato un alimento salutare.[2]

Varianti[modifica | modifica wikitesto]

Esiste una variante salata del classico pudding dolce che funge da contorno.

Nel Punjab, in India, viene preparato un dessert simile conosciuto come gajar ka halwa, halwa di carote o Punjab gajrela.[5][6]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) A. W., A Book of Cookrye: Very Necessary for All Such as Delight Therin, Edward Allde, 1591, "To make a pudding in a Carret root.".
  2. ^ a b (EN) Alan Davidson, The Oxford Companion to Food, OUP Oxford, 2014, p. 147.
  3. ^ (EN) Bia, glorious bia, su irishtimes.com. URL consultato il 23 febbraio 2021.
  4. ^ (EN) Home and Society, su ebooks.library.cornell.edu. URL consultato il 23 febbraio 2021.
  5. ^ (EN) Julie Sahni, Classic Indian vegetarian and Grain Cooking, HarperCollins, 1985, p. 512.
  6. ^ (EN) Tan Bee Hong, Spice of India, in New Straits Times, 27 marzo 2010.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]