Prošek
| Prošek | |
|---|---|
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| Dettagli | |
| Stato |  Croazia
|
| Riconoscimento | |
| Vitigni con cui è consentito produrlo | |
| rukatac, vugava, pošip, malvasia istriana, malvasia di Dubrovnik, lasina, babić, plavac mali o galica | |
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Prošek è un vino passito tipico della Croazia. Vino dolce, viene solitamente consumato a fine pasto in abbinamento ai dessert.[1]
Storia[modifica | modifica wikitesto]
Nella tradizione croata, una bottiglia di questo vino veniva prodotta il giorno in cui nasceva un bambino e, una volta messa sotto terra, sarebbe stata poi disseppellita e consumata il giorno del suo matrimonio.[1]
Produzione[modifica | modifica wikitesto]
Il vino viene prodotto principalmente nel sud della regione dalmata in quantità non elevate.[2] Al termine di una selezione delle uve raccolte, queste vengono essiccate. Per effettuare ciò, i grappoli vengono distesi su una rete metallica o su stuoie di vimini o di paglia o vengono appesi. Al termine di tale processo, viene raccolto il succo e, successivamente, l'uva viene messa a bagno per ripetere nuovamente la fase della spremitura. Raccolto così il succo d'uva, si procede alla fermentazione alcolica e, successivamente, all'affinatura in botti di legno.[1]
Descrizione[modifica | modifica wikitesto]
Il prošek può essere rosso o bianco. Il colore può variare dal giallo scuro, con tonalità di oro vecchio, fino a rossastro con sfumature brune. Con la maturazione, il vino sviluppa tonalità diverse a causa dell’invecchiamento ossidativo. La fragranza è descritta come un aroma di frutta sovramatura con una lieve nota di legno e un aroma di leggera ossidazione. Il gusto è caratterizzato da una pienezza che deriva in gran parte dall’elevato tenore di zuccheri residui (glucosio e fruttosio) e in misura minore dall’etanolo.[3]
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ a b c d Prošek, su croatia.hr. URL consultato il 23 settembre 2021 (archiviato dall'url originale il 15 settembre 2021).
- ^ Prosecco, Prošek, Prosekar e spumante in Russia, la confusione è tanta, su millevigne.it. URL consultato il 23 settembre 2021.
- ^ Gazzetta ufficiale dell’Unione europea (C384/2021), su eur-lex.europa.eu. URL consultato il 23 settembre 2021.
