Büyükada

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Büyükada
Una delle piazze principali dell'isola, con una statua di Atatürk
Geografia fisica
LocalizzazioneMar di Marmara
Coordinate40°51′28″N 29°07′12″E / 40.857778°N 29.12°E40.857778; 29.12
ArcipelagoIsole dei Principi
Superficie5.36 km²
Geografia politica
StatoBandiera della Turchia Turchia
Demografia
Abitanti7.278 (2013)
Densità1.400 ab./km²
Cartografia
Mappa di localizzazione: Turchia
Büyükada
Büyükada
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Büyükada ("Isola grande" in turco; in greco Πρίγκηπος o Πρίγκιπος?, Prinkipos o Prinkipo; Πρίγκηψ o Πρίγκιψ significa "Principe" o "Primo") è un'isola della Turchia, situata in mezzo al mar di Marmara; è la maggiore dell'arcipelago delle Isole dei Principi. La maggior parte della popolazione è di fede musulmana, ma nell'isola vive ancora una minoranza Rūm (da 50 a 70 famiglie nel 2019) di religione greco-ortodossa.

Geografia[modifica | modifica wikitesto]

Büyükada è costituita da due picchi. Quello più vicino all'attracco dei traghetti, İsa Tepesi ("collina di Gesù" in turco), precedentemente chiamata Hristos (Χριστός, il nome greco di Gesù Cristo), è sormontato dall'ex-orfanotrofio greco, un enorme edificio in legno ora in rovina. Nella valle tra le due colline si trovano la chiesa e il monastero di Agios Nikolaos e un ex quartiere fieristico chiamato Luna Park.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Medioevo[modifica | modifica wikitesto]

L'imperatore bizantino Giustino II aveva costruito un palazzo e un monastero sull'isola nel 569.[1] Un convento di Büyükada fu il luogo di esilio per le imperatrici bizantine Irene d'Atene, Euphrosyne, Teofano, Zoe e Anna Dalassena. Dopo la sua morte, Irene venne inizialmente qui sepolta; dopo la sua canonizzazione, la salma venne traslata e solennemente tumulata nella Chiesa dei Santi Apostoli a Costantinopoli. Il suo sepolcro fu prima violato dai crociati, che ne saccheggiarono il ricco corredo, nel 1204 e infine distrutto dai turchi-ottomani nel 1461.

A Büyükada ci sono diversi edifici storici, come la chiesa e il monastero greco-ortodossi di Hagia Yorgi risalenti al VI secolo, la chiesa di Agios Dimitrios e la moschea Hamidiye costruita da Abdul Hamid II. Il molo fu costruito e progettato dall'architetto armeno Mihran Azaryan.[2]

La principessa Fahrelnissa Zeid è nata nel 1901 sull'isola.

Età moderna[modifica | modifica wikitesto]

Durante la prima metà del XX secolo, l'isola fu popolare tra i ricchi turchi, greci, ebrei e armeni.[1]

Buyukada, insieme ad un'altra delle isole dell'arcipelago, Heybeliada, sono luoghi di villeggiatura particolare dove, «fra le varie ville, si può circolare solo con carrozzelle (i mezzi motorizzati non sono ammessi) o con asinelli da affittarsi vicino all'imbarcadero».[3]

Dall'aprile del 1929, Trotskij, in esilio in Turchia da due mesi, sua moglie e suo figlio furono trasferiti nell'isola dalle autorità turche. A Büyükada, furono trasferiti in una casa chiamata la dimora Yanaros, dove Trotskij e sua moglie vissero fino al luglio 1933, quando si trasferirono a Parigi.[4]

Luoghi di interesse[modifica | modifica wikitesto]

La scuola elementare Rūm (Greca)

Büyükada ha molte chiese storiche, monasteri e palazzi che i turisti possono visitare. Le principali chiese di Buyukada sono le chiese greco-ortodosse di Panagia e Hagios Demetrios, la chiesa francescana di San Pacifico e la chiesa armena di Surp Astvadzadzin Verapolium. Sull'isola esistono anche due monasteri greco-ortodossi: Hagios Georgios Koudonas e Sotiros Christou.

L'isola ha un gran numero di dimore storiche, fra le quali le più popolari sono: la casa di Con Pascià, Yelkencizade, le case Fabiato e Mizzi.[5]

Inoltre, sull'isola c'è l'orfanotrofio greco ortodosso di Prinkipo, che è la più grande costruzione in legno in Europa e la seconda più grande al mondo.[6]

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Liesl Schillinger, A Turkish Idyll Lost in Time, in New York Times, 8 luglio 2011.
  2. ^ (EN) Büyükada Pier, in Buyukada Island Travel Guide. URL consultato l'8 ottobre 2011 (archiviato dall'url originale il 1º ottobre 2011).
    «"Today’s masonry structure constructed in a place of former wooden pier, built at Büyükada in 1899, was designed by Mihran Azaryan."»
  3. ^ Eti Irdel, La Turchia più bella, Milano, Turbanitalia, 1991.
  4. ^ (EN) Greg Oxley, Esteban Volkov: Return to Prinkipo, su marxist.com, 1º febbraio 2004. URL consultato il 10 gennaio 2017 (archiviato il 10 gennaio 2017). Ospitato su Marxist.com.
  5. ^ Buyukada Istanbul, su veryturkey.com. URL consultato il 2 novembre 2019 (archiviato dall'url originale il 25 settembre 2018).
  6. ^ Greek Orthodox orphanage, Europe’s largest wooden building, awaits salvation off Istanbul

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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