Portale:Architettura/Storia-Architettura postmoderna
L'architettura postmoderna deriva dalla corrente di pensiero del postmodernismo, definizione più completa della parola slang inglese post-modern, che letteralmente ha il significato di “dopo moderno”; gli anglosassoni tendono anche a definirlo anche come "late modern" cioè "tardo moderno".
- In generale, per postmodernismo si intende la tendenza e la consapevolezza della società contemporanea che considera superato lo status quo del progresso continuo ed ascendente proprio della modernità. Le certezze ideali, filosofiche, scientifiche in un futuro sempre migliore ed in perenne ascesa vengono ad affievolirsi, fino a negarne la validità. Occorre invece ripensare la storia e recuperare la memoria del passato.
- In particolare, nell'architettura postmoderna si definiscono gli studi e le esperienze che, dalla metà degli anni sessanta /anni settanta del XX secolo, hanno contestato le funzioni, le forme, gli spazi i particolari, l'ambiente costruito propri del Movimento Moderno. L'architetto post-modern progetta una nuova architettura, che esprime una libertà stilistica sgombra dai vincoli modernisti, che attinge dalla storia del passato “frammenti” di diverse culture, elaborando non una falsificazione storica, come l'eclettismo ottocentesco, ma una nuova composizione “post-moderna”.
Charles Jencks, architetto paesaggista americano, noto per i suoi scritti su questo movimento (uno dei più famosi è “The Language of Post-Modern Architecture", Rizzoli, NY 1977), vede l'architettura postmoderna come un “complesso” “fluire” di elementi e significati da precedenti elementi e significati che abbiano storiche motivazioni. Recentemente affermava: ”In molti aspetti il Movimento Moderno ha privilegiato la semplificazione innata nei suoi principi. Il postmodernismo è basato su una differente visione, che accorda cose che emergono da altre cose e questo processo è generalmente formulato sotto i termini di una complessa teoria (...) un'architettura della complessità basata su significati (...)socialmente e politicamente motivati.”.