Ponte Carpanini

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Ponte Carpanini
Imbocco del Ponte
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
CittàTorino
AttraversaDora Riparia
Coordinate45°04′56.78″N 7°41′06.25″E / 45.08244°N 7.68507°E45.08244; 7.68507
Dati tecnici
Tipoponte ad arco
Materialeacciaio
Lunghezza43 m
Larghezza12 m
Realizzazione
ProgettistaGiorgio De Ferrari e Francesco Ossola
Costruzione2002-2004
Mappa di localizzazione
Map

Il Ponte Carpanini è l'unico ponte mobile di Torino. Sorge sulla Dora Riparia, nel quartiere Aurora. Collega Piazza Borgo Dora e Corso Vercelli (Borgata Aurora).

È intitolato a Domenico Carpanini, ex vicesindaco del capoluogo piemontese.

Storia e realizzazione[modifica | modifica wikitesto]

L'opera fu realizzata a seguito dell'irrimediabile danneggiamento subito durante l'alluvione dell'ottobre 2000 dal vecchio ponte intitolato alla Principessa Clotilde di Savoia, costruito nel 1882 su progetto dell'allora ingegnere capo del comune di Torino Edoardo Pecco e che fu in seguito abbattuto.[1]

La sua realizzazione si inquadra, insieme alla riqualificazione della sponda destra del fiume tra via Cigna e corso Giulio Cesare, nel generale intervento di miglioramento di Borgo Dora. È stato costruito dalla società SAICAIM Spa e dalla ditta SISEA Spa, che l'ha completato, mentre il progetto è opera dell'architetto Giorgio De Ferrari e dell'ingegnere Francesco Ossola. Il costo dell'opera è stato di 2.400.000 euro mentre i lavori sono durati circa 16 mesi.

Caratteristiche tecniche[modifica | modifica wikitesto]

L'affaccio sulla Dora

La struttura, a campata unica e vincolata a martinetti che all'occorrenza permettono il sollevamento del ponte, è stata progettata dall'architetto Giorgio De Ferrari e dall'ingegner Francesco Ossola, che ne hanno anche seguito la realizzazione. Il ponte è lungo 43 metri e largo 12.
Oltre alle due corsie centrali (7,12 metri) realizzate per il transito dei veicoli a motore e ad una pista ciclabile (2,20 metri), presenta un marciapiede laterale, a sua volta fiancheggiato da una gradinata rivestita in legno duro (2 metri) ed affacciata verso il fiume. La struttura portante pesa circa 700 tonnellate ed è costituita da grosse travature in acciaio a sezione romboidale saldate tra loro.

Per il rivestimento delle spalle del ponte sono state riutilizzate le pietre provenienti dal ponte ottocentesco demolito dopo l'alluvione.[2]

In caso di piena il ponte ha la possibilità di essere sollevato fino a 1,30 metri grazie all'azione di alcuni martinetti idraulici collocati all'interno di vani interrati.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Andrea Bocco Guarneri, Il fiume di Torino - Viaggio lungo la Dora Riparia, Torino, Città di Torino, 2010, pp. 92-93, ISBN 978-88-86685-89-4.
  2. ^ Ponte Carpanini, scheda a cura del sito Museo Torino www.museotorino.it (consultato nel novembre 2011)

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Calia M., Nuovi segni sulle antiche tracce: l'area dell'Arsenale Militare di Borgo Dora a Torino, Tesi di laurea, Politecnico di Torino, facoltà di Architettura, 2001;
  • Germak C. (a cura di), Studio De Ferrari Architetti. Opere/Works 2000-2006, Lybra Immagine, Milano, 2006
  • Rossotti R., I ponti di Torino. Curiosità, storie, eventi e personaggi sulle sponde dei fiumi che attraversano la città, Newton Compton, Roma, 2007;
  • Sassi Perino, A., Torino: narrate, ponti, la vostra storia, Edizioni del Capricorno, Torino, 2002.

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