Placido Celi

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Placido Celi (Messina, 1645Messina, 1710) è stato un pittore italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Allievo di Agostino Scilla,[1] quest'ultimo impressionato per l'inclinazione al disegno, alla plastica e alla figura con cui venivano modellati i soggetti in esame.

Grazie al maestro usufruì di un lungo soggiorno romano ove ebbe modo frequentare le botteghe di Carlo Maratta e Morandi.[1] Alternò permanenze nella città natale e la Città Eterna, ove sono presenti alcune delle sue opere, conducendo una vita caratterizzata da dissolutezze frammiste a periodi di inoperosità. Poche opere nel capoluogo peloritano scamparono alle distruzioni apportate dagli eventi sismici del 1783 e del 1908.

All'interno della chiesa di San Domenico è documentata la sepoltura, morte avvenuta a Messina il 1º aprile 1710.[1]

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Forza d'Agrò[modifica | modifica wikitesto]

Messina[modifica | modifica wikitesto]

Roma[modifica | modifica wikitesto]

Estero[modifica | modifica wikitesto]

  • XVII secolo, Tempio della salute con l'Aurora, dipinto, commissione del console di Francia, opera trasferita in Francia.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g h i j Gaetano Grano, Philipp Hackert, pag. 196.
  2. ^ Caio Domenico Gallo, pag. 135.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]