Pieve di Sorico

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La pieve di Sorico fu per secoli una ripartizione della provincia di Como e della diocesi di Como, anticamente basata sulla località di Olonio poi distrutta dalle piene dell'Adda.

La pieve[modifica | modifica wikitesto]

Pieve religiosa[modifica | modifica wikitesto]

In origine, la pieve aveva giurisdizione anche su alcune chiese della Bassa Valtellina[1][2] ed era retta dall'arciprete della chiesa plebana di Santo Stefano a Olonio.[2] La più antica menzione storica della pieve di Olonio, che nel 1295 ospitava un collegio di undici sacerdoti,[3] si ritrova in un documento datato 1062.[2]

Il trasferimento della sede plebana da Olonio a Sorico avvenne nel 1444[1][2] e fu ratificato da una bolla pontificia di Callisto III del 1455 divenuta effettiva l'anno successivo.[2]

Pieve civile[modifica | modifica wikitesto]

Sotto il profilo civile, la suddivisione amministrativa della pieve fu razionalizzata dall'imperatrice Maria Teresa che riconobbe i seguenti 7 comuni:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b AA.VV., Una chiesa tra lago e montagne, p. 50.
  2. ^ a b c d e AA.VV., Una chiesa tra lago e montagne, p. 129.
  3. ^ AA.VV., Una chiesa tra lago e montagne, p. 130.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • AA.VV., Una chiesa tra lago e montagne - A Giovanni Paolo II, Como-Lecco, La Provincia S.p.A. Editoriale, 1996.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • Sorico, su lombardiabeniculturali.it.