Pietro Donati

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Pietro Donati
Il busto dedicato a Pietro Donati

Deputato del Regno d'Italia
LegislaturaX, XII e XIV legislatura del Regno d'Italia
Gruppo
parlamentare
area moderata
CollegioTreviglio (X legislatura), Crema (XII legislatura e XIV legislatura)
Sito istituzionale

Dati generali
Titolo di studiolaurea
Professioneavvocato

Pietro Donati (Crema, 12 dicembre 1812Crema, 3 novembre 1883) è stato un politico italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Di professione avvocato, promosse a Crema l’istituzione delle scuole tecniche, della civica biblioteca e di un asilo infantile; sostenne l'organizzazione di un'esposizione provinciale agricolo-industriale[1]

Pur non potendo far parte delle battaglie risorgimentali per ragioni di salute, per i suoi ideali patriottici fu scelto nel 1859, assieme a Giovanni Moretti e Girolamo Fadini, a portare l’indirizzo di fedeltà della città di Crema a re Vittorio Emanuele II.

E proprio per rendere omaggio al monarca nel 1878 fu propugnatore, assieme a Paolo Samarani, Giovanni Battista Pivetti, Angelo Bacchetta, Emilio Bruschini, Franco Fadini, Carlo Lovera e Paolo Premoli, per far erigere il monumento celebrativo poi commissionato l’anno successivo allo scultore Francesco Barzaghi[2].

Dal 1863 al 1866 fu sindaco di Crema[3].

Fu eletto deputato nella X nel collegio di Treviglio, quindi nella XII e XIV legislatura del Regno d'Italia nel collegio della città natale[1], vivendo una vivace contrapposizione politica con il conte Enrico Martini pur scambiandosi stima reciproca[3]. Il duello per la nomina ad deputato proseguì successivamente con Luigi Griffini.

Uomo noto per la sua oratoria, durante i lavori parlamentari ebbe modo di intervenire nelle discussioni di maggior momento quali la tassa sul macinato, l’abolizione della dispensa dei chierici dalla leva, i provvedimenti eccezionali di pubblica sicurezza per la Sicilia, la riforma elettorale politica[1].

Il monumento[modifica | modifica wikitesto]

Pochi anni dopo la sua scomparsa nel 1887 fu l'amico Barzaghi a scolpire il busto commemorativo che ancora oggi vediamo nel famedio, sotto i portici di Palazzo Pretorio. La dedica recita:

«A
PIETRO DONATI
CHE
L'ALTO SENTIRE
E L'ELETTO ACUME GIURIDICO
ACCOPPIANDO
ALLA ROBUSTA AFFASCINANTE PAROLA
NEL PARLAMENTO
NEL FORO
E NEI CONSIGLI
DEL COMUNE E DELLA PROVINCIA
SE E LA PATRIA
ONORAVA
DICEMBRE 1887»

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c AA.VV., p. 417.
  2. ^ Martini, p. 240.
  3. ^ a b Martini, p. 241.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • AA.VV., Il parlamento subalpino e nazionale. Profili e cenni biografici, Terni, Tipografie editrice dell’industria, 1890.
  • Pietro Martini, La statua del Re, in Insula Fulcheria XLVI,, Museo civico di Crema e del Cremasco, 2016.

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