Phil Ochs in Concert

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Phil Ochs in Concert
album dal vivo
ArtistaPhil Ochs
Pubblicazionemarzo 1966
pubblicato negli Stati Uniti
Durata43:07
Dischi1
Tracce11
GenereFolk
Folk rock
EtichettaElektra Records (EKL-310/EKS-7310)
ProduttoreJac Holzman, Mark Abramson
RegistrazioneBoston e New York, inverno 1965-1966
FormatiLP
Phil Ochs - cronologia
Album successivo
(1967)
Recensioni professionali
RecensioneGiudizio
AllMusic[1]
The New Rolling Stone Album Guide[2]
Sputnikmusic4.2 (Excellent)[3]
Dizionario del Pop-Rock[4]
24.000 dischi[5]

Phil Ochs in Concert è il terzo album del folksinger Phil Ochs, pubblicato nel marzo del 1966[6] e prodotto dall'Elektra Records. A differenza del titolo non tutte le canzoni sono registrate dal vivo.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La canzone d'apertura è I'm Going to Say It Now in cui Ochs presentà la mentalità della ribellione giovanile, segue Bracero e poi la traccia più lunga di tutto l'album Ringing of Revolution, in cui vien cantata la storia di una rivoluzione. Ma la canzone più famosa di tutto l'album è certamente There But for Fortune, la cui interpretazione di Joan Baez ebbe molto successo.

Le poesie di Mao Tse Tung pubblicate sul retrocopertina dell'album fu causa della rottura con la Elektra Records.

Tracce[modifica | modifica wikitesto]

LP[modifica | modifica wikitesto]

Lato A

Testi e musiche di Phil Ochs.

  1. I'm Going to Say It Now – 2:46
  2. Bracero – 3:57
  3. Ringing of Revolution – 5:30
  4. Is There Anybody Here? – 3:17
  5. Canons of Christianity – 4:22
Lato B

Testi e musiche di Phil Ochs.

  1. There But for Fortune – 2:35
  2. Cops of the World – 4:45
  3. Santo Domingo – 3:48
  4. Changes – 4:30
  5. Love Me, I'm a Liberal – 3:46
  6. When I'm Gone – 3:51

Musicisti[modifica | modifica wikitesto]

Note aggiuntive
  • Mark Abramson e Jac Holzman - produttori
  • Brani registrati dal vivo nell'inverno 1965-66 in concerti tenuti a Boston e New York (concerti presentati da Arthur Gorson)
  • David B. Jones - ingegnere delle registrazioni
  • Dan Kramer - foto copertina frontale album originale
  • Joel Brodsky - foto retrocopertina album originale
  • William S. Harvey - design copertina album originale[7]

Classifica[modifica | modifica wikitesto]

Album

Anno Classifica Posizione
raggiunta
1966 Billboard 200 Bandiera degli Stati Uniti 149[8]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Phil Ochs in Concert, su AllMusic, All Media Network. URL consultato il 13 dicembre 2018. Modifica su Wikidata
  2. ^ Nathan Brackett e David Hoard, The New Rolling Stone Album Guide, Fireside, 2004, p. 599.
  3. ^ (EN) Phil Ochs - Phil Ochs in Concert, su sputnikmusic.com.
  4. ^ Enzo Gentile e Alberto Tonti, Dizionario del Pop-Rock, Baldini & Castoldi, 1999, p. 728.
  5. ^ Riccardo Bertoncelli e Chris Thellung, 24.000 dischi, Zelig, 2005, p. 718.
  6. ^ mese e anno di pubblicazione indicato sull'etichetta del vinile
  7. ^ Note di copertina di Phil Ochs in Concert, Phil Ochs, Elektra Records, EKL-310, 1966.
  8. ^ Phil Ochs in Concert Chart History - Billboard, su billboard.com. URL consultato il 13 dicembre 2018.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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