Perea Rodia

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Carta dell'Asia Minore dopo il Trattato di Apamea nel 188 aC. I possedimenti rodi sono colorati in verde (un verde più scuro denota i possedimenti prima del trattato)

La Peréa Rodia (in greco antico: ἡ τῶν Ῥοδίων περαία?, "Perea dei Rodi") era il nome della costa meridionale della regione della Caria nell'Asia minore occidentale fra il quinto e il primo secolo aC, quando l'area era controllata e colonizzata dalla vicina isola di Rodi.

Già in epoca classica, prima del loro sinecismo e della creazione dello stato unitario di Rodi nel 408 a.C., le tre città-stato di Rodi, Lindo, Ialiso e Kameiros, possedevano territori separati sulla terraferma dell'Asia Minore. Questi comprendevano la penisola di Cnidia (ma non Cnido stesso), così come la vicina penisola della Trachea e la regione immediatamente vicina a est. Come Rodi, questi territori erano divisi amministrativamente in demi, e i loro abitanti erano cittadini di Rodi.[1]

Durante il periodo ellenistico l'estensione della Perea crebbe con l'aggiunta di varie regioni vassalle. Raggiunse la sua massima estensione dopo il Trattato di Apamea nel 188 a.C., quando l'intera Caria e la Licia a sud del fiume Meandro passarono sotto il dominio dei Rodi, ma questo fu di breve durata; quando Rodi si sottomise a Roma nel 167 a.C., questa regione fu persa di nuovo.[1] Durante questo periodo, la Perea comprendeva una porzione completamente incorporata, situata tra Cnido e Kaunos, la quale come prima era divisa in demi e formava parte dello stato dei Rodi,[2] e il resto della Caria e della Licia, che erano tributarie dell'isola.[3] Rodi conservò una parte dei suoi antichi domini in Asia fino al 39 a.C., quando questi furono ceduti a Stratonicea.[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (EN) Karl-Wilhelm Welwei, Peraia, in Brill’s New Pauly, Brill Online, 2015. URL consultato il 25 febbraio 2018.
  2. ^ (EN) Fraser & Bean, 1954, pp. 54–70.
  3. ^ (EN) Fraser & Bean, 1954, pp. 70–78.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (DE) Wolfgang Blümel, Die Inschriften der Rhodischen Peraia, Bonn, R. Habelt, 1991, ISBN 3-7749-2473-2.
  • (FR) Alain Bresson, Recueil des inscriptions de la Pérée rhodienne: (Pérée intégrée), Paris, Université de Besançon, 1991, ISBN 2-251-60445-6.
  • (EN) Peter Marshall Fraser e George Ewart Bean, The Rhodian Peraea and islands, Oxford University Press, 1954.
  • (DE) Winfried Held, Die Karer und die Rhodische Peraia, in Die Karer und die Anderen : internationales Kolloquium an der Freien Universität Berlin, 13. bis 15. Oktober 2005, Bonn, R. Habelt, 2009, pp. 121–134, ISBN 978-3-7749-3632-4.
  • (EN) E. E. Rice, Relations between Rhodes and the Rhodian Peraia, in V. Gabrielsen (a cura di), Hellenistic Rhodes. Politics, Culture, and Society, Aarhus, Aarhus University Press, 1999, pp. 45–54, ISBN 87-7288-676-5.