Partito Riformatore Tedesco

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Partito Riformatore Tedesco
Deutsche Reformpartei
LeaderOtto Böckel
PresidenteOswald Zimmermann
StatoBandiera della Germania Germania
AbbreviazioneDRP
Fondazione20 marzo 1890
Dissoluzione1914
Confluito inPartito Nazionale Tedesco
IdeologiaAntisemita

Il Partito Riformatore Tedesco (in tedesco Deutsche Reformpartei) (DRP) fu un Partito antisemita che operò nell'Impero Tedesco.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Fu fondato per la prima volta da Otto Böckel il 20 marzo 1890 con il nome di Partito Popolare Antisemita (AVP). Il partito, come il Partito Sociale Tedesco, era uscito dall'Associazione antisemita tedesca fondata a Kassel nel 1886. Nel 1893 fu ribattezzato Partito Riformatore Tedesco e ne fu eletto presidente Oswald Zimmermann.[1]

Contrariamente agli antisemiti germano-sociali, piuttosto conservatori, di Max Liebermann von Sonnenberg, i "riformatori" seguirono una linea anti-conservatrice e, con lo slogan elettorale "contro Junker ed ebrei", sostennero riforme sociali a favore delle classi inferiori della popolazione. Il giornalista Hellmut von Gerlach: "Uno era una media impresa, l'altro un amico operaio, un aristocratico, l'altro un democratico. Uno di loro ha chiesto una lotta contro gli ebrei e gli Junkers, l'altro ha attraversato un periodo denso e sottile con i grandi latifondisti. Il gruppo si è diviso ad ogni voto".[2]

Il partito aveva i suoi capisaldi nell'Assia con Otto Böckel[3] ed in Sassonia con Oswald Zimmermann[4] e venne votato principalmente nelle regioni rurali da agricoltori e artigiani. Böckel fu eletto al Reichstag già nel 1887 come primo antisemita indipendente. Nel 1890 l'AVP si aggiudica quattro mandati (Böckel, Zimmermann, Pickenbach e Werner).

Nel 1893, i partiti antisemiti vinsero 16 seggi, di cui 11 al DRP. Nel 1894, il DRP si fuse con i germano-sociali per formare il Partito Riformatore Sociale Tedesco (DSRP). Il declino del movimento di Böckel in Assia indebolì il DRP e rafforzò l'ala germano-sociale. Nel 1895, gli antisemiti particolarmente radicali, Otto Böckel e Hermann Ahlwardt, furono espulsi dal partito a causa della loro posizione anticonservatrice, dopo di che fondarono nuovamente il Partito Popolare Antisemita, che risultò un fallimento. I "riformatori" di Oswald Zimmermann rimasero dapprima nel DSRP fino al 1900, quando il partito si divise nuovamente in germano-sociale e "riformatori".[5] Nel 1914, entrambe le ali si fusero nel Partito Nazionale Tedesco, i cui membri costituirono il nucleo dell'Alleanza per la Protezione e la Difesa del Popolo Tedesco, bandita nel 1922.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Hans-Ulrich Wehler: Das Deutsche Kaiserreich 1871–1918. Deutsche Geschichte, hrsg. von Joachim Leuschner, Band 9. Vandenhoeck & Ruprecht, Göttingen 1973, S. 112.
  2. ^ Hellmut von Gerlach: Von Rechts nach Links. Europa-Verlag, Zürich 1937, S. 112.
  3. ^ David Peal: Anti-Semitism and Rural Transformation in Kurhessen. The Rise of the Böckel Movement. Dissertation, Columbia University 1985.
  4. ^ Matthias Piefel: Antisemitismus und völkische Bewegung im Königreich Sachsen 1879–1914. V & R Unipress, Göttingen 2004. Zu einem weiteren örtlichen Schwerpunkt siehe die Regionalstudie von Stefan Ph. Wolf: Für Deutschtum, Thron und Altar. Die Deutsch-Soziale Reformpartei in Baden (1890–1907). Wolf-Fachverlag, Karlsruhe 1995, und Dieter Neuer: Aus dem Landtagsalltag zweier badischer Abgeordneter. Georg Philipp Pfisterer und Friedrich Mampel (Deutsche Reformpartei). In: Zeitschrift für die Geschichte des Oberrheins 150 (2002), S. 397–440.
  5. ^ Christoph Nonn: Aktivismus und Indifferenz. Antisemitismus in Deutschland 1871–1945. In: Horst Lademacher u. a. (Hrsg.): Ablehnung – Duldung – Anerkennung. Toleranz in den Niederlanden und in Deutschland. Ein historischer und aktueller Vergleich. Waxmann, Münster 2004, S. 639–661, hier S. 643.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Werner Bergmann: Deutschland. In: Wolfgang Benz (Hrsg.): Handbuch des Antisemitismus. Judenfeindschaft in Geschichte und Gegenwart. Band 1: Länder und Regionen. K. G. Saur, München 2008, S. 84–102, hier S. 91–93.
  • Dieter Fricke: Antisemitische Parteien 1879–1894. In: ders. (Hrsg.): Die bürgerlichen Parteien in Deutschland. Handbuch der Geschichte der bürgerlichen Parteien und anderer bürgerlicher Interessenorganisationen vom Vormärz bis zum Jahre 1945. Band 1, Leipzig 1968, S. 36–40. (und weitere Artikel im genannten Werk)
  • Dieter Fricke: Die Organisation der antisemitischen Deutsch-Sozialen Reformpartei 1894–1900. In: Zeitschrift für Geschichtswissenschaft 29 (1981), S. 427–442.
  • Thomas Gräfe: Deutsche Reformpartei. In: Wolfgang Benz (Hrsg.): Handbuch des Antisemitismus. Judenfeindschaft in Geschichte und Gegenwart. Band 5: Organisationen, Institutionen, Bewegungen. De Gruyter Saur, Berlin / Boston 2012, S. 157–160.
  • Richard S. Levy: The Downfall of the Anti-Semitic Political Parties in Imperial Germany. Yale University Press, New Haven, Conn. 1975.
  • Peter G. J. Pulzer: Die Entstehung des politischen Antisemitismus in Deutschland und Österreich 1867–1914. Vandenhoeck & Ruprecht, Göttingen 2004, Teil 3: Deutschland 1867–1900, S. 125–164.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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