Osella FA1G

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Osella FA1G
Osella FA1G in esposizione nel 2021
Descrizione generale
Costruttore Bandiera dell'Italia  Osella Corse
Categoria Formula 1
Squadra Osella
Progettata da Giuseppe Petrotta
Sostituisce FA1/F
Sostituita da FA1/H
FA1/I
Descrizione tecnica
Meccanica
Telaio Monoscocca in fibra di carbonio
Motore Alfa Romeo V8 Turbo
Trasmissione Hewland a 5/6 rapporti manuale
Dimensioni e pesi
Larghezza 1800 mm
Passo 2830 mm
Peso 580 kg
Altro
Carburante Agip
Pneumatici Pirelli
Risultati sportivi
Debutto Gran Premio di San Marino 1985
Piloti Bandiera dell'Italia Piercarlo Ghinzani
Bandiera dei Paesi Bassi Huub Rothengatter
Bandiera del Canada Allen Berg
Bandiera dell'Italia Alex Caffi
Bandiera della Svizzera Franco Forini
Palmares
Corse Vittorie Pole Giri veloci
0 0 0

La Osella FA1G è una vettura da Formula 1 realizzata della Osella Corse per le stagioni 1985, 1986 ed utilizzata saltuariamente anche nel 1987.

Tecnica[modifica | modifica wikitesto]

La vettura altro non era se non una evoluzione a basso budget della precedente vettura con un passo allungato e diverse sospensioni posteriori. Modificata anche l'aerodinamica posteriore con fiancate più rastremate.

Nel 1986 doveva essere sostituita dalla sua evoluzione, la FA1/H, il cui unico esemplare fu distrutto nell'incidente al via del Gran premio di Gran Bretagna e non ne vennero costruiti altri. Da questa la vettura ereditò le sospensioni posteriori.

Carriera agonistica[modifica | modifica wikitesto]

1985[modifica | modifica wikitesto]

La vettura fu utilizzata per tutto l'anno prima da Ghinzani poi da Rothengatter. Miglior risultato un settimo posto nella gara conclusiva in Australia.

1986[modifica | modifica wikitesto]

Originariamente l'unico esemplare di questa vettura doveva servire come auto di transizione in attesa della nuova, ma finì per essere usata quasi tutto l'anno da Ghinzani, tranne in Francia dove il pilota bergamasco guidò la nuova vettura, il cui unico esemplare andrà distrutto al gran premio successivo.

1987[modifica | modifica wikitesto]

Venne utilizzata da Caffi nella gara inaugurale in Brasile (ritirato), quindi come muletto e poi a Monza da Franco Forini nelle prima di tre gare in cui venne schierata una formazione con due piloti.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Ian Bamsey: The 1000 bhp Grand Prix Cars. Haynes Publications, Yeovil 1988, ISBN 0-85429-617-4 (englisch).
  • Adriano Cimarosti: Das Jahrhundert des Rennsports. Autos, Strecken und Piloten. Motorbuch-Verlag, Stuttgart 1997, ISBN 3-613-01848-9.

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