Mors tua

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Mors tua
AutoreDanila Comastri Montanari
1ª ed. originale1990
GenereRomanzo
SottogenereGiallo storico
Lingua originaleitaliano
AmbientazioneRoma imperiale, 42 d.C.
ProtagonistiPublio Aurelio Stazio
SeriePublio Aurelio, un investigatore nell'antica Roma
Seguito daIn corpore sano

Mors tua è un romanzo giallo storico scritto da Danila Comastri Montanari, pubblicato per la prima volta nel 1990 dalla Arnoldo Mondadori Editore nella collana Il giallo Mondadori con il numero 2161; il romanzo ha vinto il Premio Tedeschi nello stesso anno di pubblicazione. È la prima avventura in termini di pubblicazione che ha come protagonista Publio Aurelio Stazio, ma con la successiva pubblicazione tramite la Hobby & Work nel 1997 è diventato il settimo romanzo in termini di cronologia della serie.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Questo libro è un giallo storico ambientato nell'antica Roma del 42 d.C., ed è diviso in due storie: Mors tua e Una filosofa per Publio Aurelio Stazio.

Publio Aurelio Stazio è un senatore romano che indaga sulla morte inspiegabile di una liberta che viene assassinata dal padre di uno dei suoi amanti. La particolarità delle vicende e la descrizione accurata degli usi e costumi dell'epoca impreziosiscono questa storia coinvolgente. L'impero romano è al massimo del suo splendore e sul trono dei Cesari siede Claudio con la giovane moglie Messalina. Publio Aurelio, ricco e gaudente senatore con il “vizio” delle indagini criminali, si reca in visita dall'affascinante cortigiana Corinna e la trova morta, con un pugnale piantato nel petto. Aiutato come sempre da Castore – il suo irresistibile segretario alessandrino, la cui massima virtù è non avere virtù – Publio Aurelio comincia a indagare sul delitto, sforzandosi di conoscere più a fondo i principali sospetti: Clelia, la sorella cristiana di Corinna; il senatore Marco Furio Rufo e la sua famiglia; la spregiudicata Lollia Antonina... Ma prima di avere la possibilità di condurre in porto l'inchiesta, Publio Aurelio viene accusato della morte del genero di Rufo e per protestare la sua innocenza dichiara che si reciderà pubblicamente le vene durante un banchetto. La sera della festa, con i sospetti radunati nel triclinio d'onore, Aurelio si vedrà così costretto a giocare il tutto per tutto, a partire dalla sua stessa vita...

Personaggi[modifica | modifica wikitesto]

  • Publio Aurelio Stazio: senatore romano e protagonista della serie. Vive nella domus degli Aureli sul Viminale insieme a Castore, Paride, Aristodemo e i suoi servi.
  • Castore: segretario di Aurelio, agile e snello, ma anche molto arrogante.
  • Paride: intendente e capo della servitù di Aurelio. Sebbene estremamente fedele e onesto, è anche molto superstizioso.
  • Corinna: una cortigiana, l'ultima conquista di Aurelio, viene da lui trovata assassinata.
  • Ecuba: anziana nutrice e ancella di Corinna.
  • Pseca: una schiavetta di Corinna, apparentemente muta.
  • Marco Furio Rufo: facoltoso senatore romano.
  • Gaio Furio Rufo: figlio di Marco Rufo.
  • Marzia Furilla: figlia di Marco Rufo.
  • Quintilio Gellio: ufficialmente marito di Marzia.
  • Lollia Antonina: una patrizia romana.
  • Clelia: lavandaia della Suburra.
  • Ennio: falegname innamorato di Corinna, è di fede cristiana.

Edizioni[modifica | modifica wikitesto]

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