Min izāmō
Min izāmō | |
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Compositore | Kōrli Stalte (testo) Fredrik Pacius (musica) |
Epoca di composizione | 1848 |
Prima esecuzione | 1923 |
Ascolto | |
(info file) | |
Min izāmō (dal livone "La mia patria") è l'inno etnico utilizzato dai livi. La canzone è stata scritta da Kōrli Stalte (1870-1947), un poeta e figura di spicco della Livonia, sulla base di una melodia composta da Fredrik Pacius (la medesima versione strumentale è usata per gli inni nazionali della Finlandia e dell'Estonia.[1]
Descrizione[modifica | modifica wikitesto]
L'inno è scritto in lingua livone ed è stato cantato per la prima volta dal coro in quattro parti dalla Società Livone durante le storiche celebrazioni tenutesi per la rivelazione e poi l'alzata della bandiera della Livonia il 18 novembre 1923.[2][3]
Talvolta il titolo viene riportato nella versione estesa Min izāmō, min sindimō, ossia "La mia patria, la mia terra natia".[4]
Similitudini con gli inni finlandese ed estone[modifica | modifica wikitesto]
Fu nel 1848 che Fredrik Pacius compose la musica. Questa fu adattato al poema di Johan Ludvig Runeberg, "Vårt land" [5] ("Il nostro paese" in svedese, il primo poema, pubblicato nel 1848, "Le storie dell'alfiere Stål",[6] poema epico sulla perdita della Finlandia da parte della Svezia in favore della Russia nel 1809) e fu il primo adattamento ad avere successo: fu cantato per la prima volta in pubblico il 13 maggio 1848 a Helsinki, dal Coro dell'Università cittadina.[7]
Scelta all'inizio del XX secolo come inno nazionale finlandese, questa melodia fu adattata anche a una poesia del 1869 scritta da Johann Voldemar Jannsen, venendo poi ulteriormente selezionata nel 1920 (e di nuovo nel 1990) come inno nazionale dell'Estonia.
Reminiscenze musicali[modifica | modifica wikitesto]
Pacius era di origine tedesca: i musicologi notano in questa melodia, si dice composta in un quarto d'ora, reminiscenze della canzonetta "Papst und Sultan" (in tedesco "Papa e Sultano").[8]
Pacius compose anche un'altra aria nel 1858 che ricorda "Papst und Sultan", chiamata "Sotilaspoika", "Il bambino soldato"[9] (adattamento finlandese di "Soldatgossen",[10] un'altra poesia tratta da "Le storie dell'alfiere Stål").
Testo dell'inno[modifica | modifica wikitesto]
Testo di Kōrli Stalte in livone | Traduzione in lettone del testo livone | Traduzione in italiano del testo livone | |
1. | Min izāmō, min sindimō, ūod ārmaz rānda sa, |
Ai tēvzeme, ai dzimtene un mīļā jūra te, |
Mia patria, mia terra natia, Tu sei la cara spiaggia, |
2. | Min izāmō, min sindimō, ūod ārmaz rānda sa, |
Ai tēvzeme, ai dzimtene un mīļā jūra te, |
Mia patria, mia terra natia, Tu sei la cara spiaggia |
3. | Min izāmō, min sindimō, ūod ārmaz rānda sa, |
Ai tēvzeme, ai dzimtene un mīļā jūra te, |
Mia patria, mia terra natia, Tu sei la cara spiaggia |
4. | Min izāmō, min sindimō, ūod ārmaz rānda sa, |
Ai tēvzeme, ai dzimtene un mīļā jūra te, |
Mia patria, mia terra natia, Tu sei la cara spiaggia |
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ (EN) Fredrik Pacius, livodkuor.lv, link verificato il 30 novembre 2019.
- ^ (EN) Symbols, virtuallivonia, link verificato il 29 novembre 2019.
- ^ (EN) The Anthem, livones.net, link verificato il 29 novembre 2019.
- ^ (EN) Nicolae Sfetcu, The Music Sound, NS, 2014.
- ^ (SV) Johan Ludvig Runeberg, Fänrik Ståls Sägner, en samling sånger af Johan Ludvig Runeberg, Lindh, 1854, digitalizzato dalla Biblioteca Pubblica Bavarese il 12 settembre 2008, pp. 5-8.
- ^ (EN) Andy Symington; George Dunford, Finlandia, EDT srl, 2009, ISBN 978-88-60-40466-4, p. 36.
- ^ (EN) Johannes Brusilla, Memory, Space, Sound, Intellect Books, 2016, ISBN 978-17-83-20604-9.
- ^ (DE) Versione in tedesco e latino di "Papst und Sultan", ingeb.org, link verificato il 30 novembre 2019.
- ^ (FI) Kyösti Wilkuna, Kun kansa nousee, Kustannusosakeyhtiö Kirja, Helsinki, 2015, pag. VI.
- ^ (FI) Soldatgossen, runeberg.org, link verificato il 30 novembre 2019.
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- (EN) Min izāmō, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.