Melissopalinologia

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Fonte di nettare: fiori di Eucryphia cordifolia

La melissopalinologia è la disciplina scientifica che studia il polline presente nel miele, permettendo l'identificazione della provenienza botanica di tale polline. Studiando il polline presente nel miele è possibile individuare l'origine geografica e il genere delle piante, dalle quali le api hanno prelevato il polline, sebbene il miele possa contenere anche pollini di piante anemofile trasportati dall'aria, spore e polvere attirata elettrostaticamente dalle api stesse.

Si tratta di una branca della palinologia (disciplina che studia i pollini) e il nome è composto con il termine greco per il miele (μέλι).

In tempi recenti, la melissopalinologia ha assunto notevole importanza nell'identificazione di frodi alimentari basate sulla falsa dichiarazione della composizione del miele.

Le informazioni ottenute dallo studio di un campione di miele (e di polline) sono utili quando si deve supportare l'indicazione di particolari fonti per il campione. Le moderne mappe dei pollini nei mieli permettono di identificare il luogo di origine del prodotto principe delle api. Il miele monoflorale derivato da una pianta particolare può avere maggior valore rispetto a quello derivato da molti tipi di piante, così come in funzione della regione di origine il valore può essere diverso.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

I due obiettivi principali della melissopalinologia sono la determinazione dell'origine geografica dei mieli e l'identificazione dei tipi. In particolare, l'identificazione dei tipi si basa sulla presenza significativa di determinati tipi di grani di polline, come per esempio Eucryphia cordifolia[1].

Per la determinazione dell'origine botanica, si utilizzano metodi chimico-fisici, che includono la chemiometria dei parametri tipici (conduttività elettrica[2], HMF (HMF), pH, colore), l'analisi sensoriale[3], che può essere ottimizzata con composti di riferimento, l'analisi dei composti volatili (con o senza SPME).

Allo stato dell'arte attuale una combinazione di metodi chimico-fisici, palinologici e di analisi sensoriale[4] permette una caratterizzazione completa del prodotto. Senza dubbio, la purezza monoflorale si attesta mediante metodi organolettici[5].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Horn H. et al. (1997). Die Untersuchung chemisch-physikalischer und pollenanalytischer Parameter zur Charakterisierung von chilenischen Olmohonigen (Eucryphia cordifolia und E.glutinosa). Troppentag Archiviato l'8 luglio 2007 in Internet Archive. .
  2. ^ Conductividad electrica NCh[collegamento interrotto]
  3. ^ Literature Review on the Determination of the Botanical Origin of Honey (PDF), su inframiel.ch. URL consultato il 21 giugno 2013 (archiviato dall'url originale il 30 marzo 2011).
  4. ^ Montenegro G., Gomez M., Pizarro R., Casaubon G., and R. C. Peña 2008. Implementación de un panel sensorial[collegamento interrotto]
  5. ^ Ruoff K. (2003). Solid phase microextraction of honey volatiles: a method for determination of the botanical origin of honey. Master Science Thesis University Helsinki.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Louveaux J., Maurizio A., Vorwohl G., 1978 - Methods of melissopalynology. Bee World: 139-157
  • Ricciardelli D'Albore G., 1997 - Textbook of melissopalynology. Apimondia, Bucarest: 308 pp.
  • Barth O. M. (2004). Melissopalinology in Brazil. Sci Agric. (Piracicaba, Brz.) 61: 342-350
  • Sahin A. Melissopalinology
  • Von der Ohe W., Persano-Oddo L., Piana M.-L., Morlot M., & Martin P.(2004). Harmonized methods of melissopalynology. Apidologie 35: s18-s25.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]