Max Bartels

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Maximilian Carl August Bartels

Maximilian Carl August Bartels (Berlino, 26 settembre 1843Berlino, 22 ottobre 1904) è stato un medico ed etnologo tedesco.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Figlio di un medico, che era stato a lungo a capo dell'ospedale Bethanien di Berlino, Bartels studiò medicina e divenne assistente di Robert Friedrich Wilms.

È particolarmente noto per il suo studio sulla medicina dei popoli primitivi, che venne citato da Henri Ellenberger ne La scoperta dell'inconscio[1].

Membro e dal 1889 segretario della Società antropologica berlinese — fondata da Adolf Bastian e Rudolf Virchow —, il 22 giugno 1894 divenne membro dell'Accademia Cesarea Leopoldina. Fu, inoltre, nel consiglio di amministrazione del museo di etnologia di Berlino.

Fu il padre del medico Paul Bartels.

Opere[modifica | modifica wikitesto]

  • Hermann Heinrich Ploss e Max Bartels, Das Weib in der Natur- und Volkerkunde, Lipsia, Th. Grieben's Verlag (L. Fernau), 1887.
  • Max Bartels, Die Medizin der Naturvölker, Lipsia, Th. Grieben's Verlag (L. Fernau), 1893.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Henri F. Ellenberger, La scoperta dell'inconscio, Torino, Bollati Boringhieri, 1976, p. 3.

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