Maurizio Amendola

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Maurizio Amendola (Venezia, 23 giugno 1949) è un fumettista italiano.[1][2][3]

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Figlio del pittore Aldo Amendola, quando aveva quindici anni entrò come assistente nello studio del disegnatore Luciano Capitanio; conobbe quindi nel 1969 Romano Scarpa che lo assume per la realizzazione di alcuni progetti di animazione oltre che a inchiostrarne alcune storie a fumetti con personaggi della Disney. Esordì come disegnatore di fumetti pubblicando nel 1972 e nel 1973 alcune storie di genere western e giallo pubblicate dall'editore Gino Sansoni e poi collaborò anche con il Corriere dei Piccoli dal 1973 al 1974 e con le Edizioni Bianconi dal 1977 al 1980, realizzando storie a fumetti della serie italiana di Braccio di Ferro.[1][2][3] Nel 1979 iniziò a collaborare con la Arnoldo Mondadori Editore realizzando storie con i personaggi della Disney ispirandosi allo stile di Al Taliaferro su richiesta della redazione di Topolino; successivamente divenne anche sceneggiatore esordendo nel 1982.[2]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) Topolino, su topolino.it. URL consultato il 25 giugno 2019 (archiviato dall'url originale il 24 giugno 2019).
  2. ^ a b c (EN) Maurizio Amendola, su lambiek.net. URL consultato il 25 giugno 2019.
  3. ^ a b Maurizio Amendola, su guidafumettoitaliano.com. URL consultato il 25 giugno 2019.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Gianni Bono, Guida al fumetto italiano, Epierre, 2003.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]