Marcia turca (Beethoven)

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La Marcia turca o Marcia alla turca è una composizione musicale di Ludwig van Beethoven. Venne composta nel 1809 per le Sei variazioni, Op. 76, nello stile "alla turca", allora in voga. In seguito, nel 1811, Beethoven incluse la Marcia turca nelle musiche di scena per un'opera teatrale di August von Kotzebue intitolata Le rovine di Atene (Op. 113), che debuttò a Pest (oggi parte di Budapest), nel 1812.[1]

Marcia turca op. 113 (info file)
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Musica[modifica | modifica wikitesto]

La composizione è una marcia in si bemolle maggiore, il cui tempo è vivace e di 2/4. Il suo schema dinamico allude fortemente a una processione che passa sulla scena, in quanto inizia con un pianissimo, poi cresce poco a poco in un climax fortissimo e infine ritorna al pianissimo nella conclusione (la coda).

Nella cultura di massa[modifica | modifica wikitesto]

Franz Liszt compose una versione del brano per pianoforte e orchestra nella sua Fantasia sui temi delle Rovine di Atene di Beethoven del 1852 (S. 122). Egli aveva inoltre incluso una trascrizione del brano con variazioni nel suo Capriccio alla turca su dei motivi di Beethoven del 1846 (S. 388). I compositori russi Anton Rubinštejn e Sergej Rachmaninov realizzarono delle trascrizioni per pianoforte del brano.

Una versione elettronica nota come The Elephant Never Forgets, tratta dall'album Moog Indigo (1970) del pioniere della musica elettronica Jean-Jacques Perrey, fu usata come tema per la serie messicana Cecco della botte.[2][3] Il 16 novembre 2009, Perrey e Kingley intentarono una causa contro varie compagnie per aver usato le loro melodie senza il loro permesso,[4][5] ma tra questi non era presente (almeno non direttamente) Chespirito, il creatore del programma messicano.[6] Nel 2010, Perrey e gli imputati raggiunsero un accordo secondo il quale questi ultimi dovevano pagare per usare le melodie The Elephant Never Forgets, Baroque Hoedown e Country Rock Polka.[7] Anche per questo motivo Perrey e Kingley vengono accreditati maggiormente in ogni materiale promozionale di Cecco della botte.[8]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Beethoven’s Turkish March (op.113) – Popular Beethoven, su popularbeethoven.com. URL consultato il 6 marzo 2022.
  2. ^ (ES) Univision, Los orígenes de la famosa melodía de El Chavo del Ocho, su Univision. URL consultato il 6 marzo 2022.
  3. ^ (PT) A música eletrônica, desde os primórdios até hoje em dia - Parte 2, su Canaltech, 21 agosto 2016. URL consultato il 6 marzo 2022.
  4. ^ (EN) Jean-Jacques Perrey et al v. Televisa S.A. de C.V. et al, No. 2:2009cv06508 - Document 43 (C.D. Cal. 2009), su Justia Law. URL consultato il 6 marzo 2022.
  5. ^ (ES) Diario HOY | Vecindad queda en silencio: muere creador del tema de apertura del Chavo del 8, su Diario HOY, 9 novembre 2016. URL consultato il 6 marzo 2022.
  6. ^ (EN) Jean-Jacques Perrey: El anónimo del moog más escuchado 'sin querer queriendo', su IBERO 90.9. URL consultato il 6 marzo 2022.
  7. ^ (ES) ¿Quién compuso la música del Chavo del Ocho? | EANOTICIAS, su web.archive.org, 27 novembre 2020. URL consultato il 6 marzo 2022 (archiviato dall'url originale il 27 novembre 2020).
  8. ^ (EN) Eduardo Frajman, Jean Jacques Perrey: He Helped Shape the Latin American Imagination, and Didn’t Even Know It!, su LemonWire, 17 marzo 2017. URL consultato il 6 marzo 2022.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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