Manifesto QED

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Il manifesto QED è stato il progetto internazionale di una banca dati informatizzata di tutte le conoscenze matematiche, formalizzate rigorosamente e con tutte le dimostrazioni verificate mediante software automatici (in latino QED è l'acronimo di quod erat demonstrandum).

Storia[modifica | modifica wikitesto]

L'idea del progetto nacque nel 1993 sotto l'impulso di Robert Boyer. L'anno successivo, un gruppo di ricercatori sottoscrisse un documento programmatico la cui paternità rimase deliberatamente sconosciuta.[1] Fu creata una mailing list le cui attività culminarono in due conferenze, tenutesi nel '94 presso gli Argonne National Laboratories e nel '95 a Varsavia, organizzate dal gruppo che gestiva il progetto Mizar.[2]

Il progetto sembra essersi dissolto nel 1996, non avendo mai prodotto altro che discussioni e progetti. In un documento del 2007, Freek Wiedijk identificò due ragioni per il fallimento del progetto, che in ordine di importanza erano[3]:

  • il numero limitatissimo di persone che lavorano alla formalizzazione della matematica; l'inesistenza di un'applicazione capace di automatizzare in modo convincente le dimostrazioni matematiche;
  • la formalizzazione matematica mediante la teoria degli insiemi è un'attività molto diversa dalla matematica tradizionale. Ciò è dovuto in parte alla complessità della notazione matematica, e in parte ai limiti dei dimostratori di teoremi e degli assistenti di dimostrazione esistenti; il documento rileva che i principali competitor, quali Mizar, HOL e Coq, presentano gravi carenze nelle loro capacità di esprimere la matematica.

La Mizar Mathematical Library formalizza gran parte della matematica universitaria ed è stata considerata la più grande biblioteca di questo tipo nel 2007.[4] Progetti simili includono il database di dimostrazioni Metamath e la libreria mathlib scritta mediante il software e il linguaggio Lean.[5]

Nel 2014 è stato organizzato il workshop Twenty years of the QED Manifesto[6] nell'ambito della Vienna Summer of Logic.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ The QED Manifesto in Automated Deduction - CADE 12, Springer-Verlag, Lecture Notes in Artificial Intelligence, Vol. 814, pp. 238-251, 1994. HTML version
  2. ^ The QED Workshop II report
  3. ^ Freek Wiedijk, The QED Manifesto Revisited, 2007
  4. ^ Fairouz Kamareddine, Manuel Maarek, Krzysztof Retel, and J. B. Wells, Gradual Computerisation/Formalisation of Mathematical Texts into Mizar
  5. ^ mathlib libraryhttps://leanprover-community.github.io/mathlib-overview.html
  6. ^ Twenty years of the QED Manifesto workshop

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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