Ludovico Morbioli

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Beato Ludovico Morbioli

Penitente

 
NascitaBologna, 1433
MorteBologna, 9 novembre 1485
Venerato daChiesa cattolica
Beatificazione1842 da papa Gregorio XVI

Ludovico Morbioli (Bologna, 1433Bologna, 9 novembre 1485) è stato un penitente italiano; il suo culto come beato è stato confermato da papa Gregorio XVI nel 1842.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Era uno dei sei figli (cinque maschi e una femmina) di Antonia e Francesco Antonio Morbioli, appartenenti alla piccola borghesia bolognese. Sposò Lucia di Giovanni Tura e nel 1462 si trasferì a Venezia, dove condusse una vita dissoluta fino a quando, ammalatosi gravemente, fu ricoverato nell'ospedale dei canonici regolari di San Salvatore: vi maturò una profonda crisi spirituale che lo spinse ad abbracciare una vita di rigore e penitenza.[1]

Nel 1470 fece ritorno a Bologna, si separò dalla moglie e, vestendo un abito bianco con una croce sul petto e tenendo in mano una croce, prese a predicare la penitenza e la mortificazione attraversando, a dorso d'asino, varie città emiliane.[1]

Ammalatosi, morì nel 1485: tra l'anno della sua morte e il 1489 Battista da Mantova compose un carme sulla sua vita, che costituisce la più antica biografia del Morbioli.[1]

Il culto[modifica | modifica wikitesto]

Il suo culto iniziò subito dopo la morte: fu sepolto in cattedrale a Bologna, ma le sue ossa andarono disperse dopo il rifacimento dell'edificio promosso dal cardinale Gabriele Paleotti; nel 1614 il cardinale Girolamo Boncompagni avviò il regolare processo di canonizzazione, che però non fu mai portato a termine.[1]

Papa Gregorio XVI, con decreto del 24 ottobre 1842, ne confermò il culto con il titolo di beato.[2]

Il suo elogio si legge nel martirologio romano al 9 novembre.[3]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d Gian Domenico Gordini, BSS, vol. IX (1967), col. 588.
  2. ^ Index ac status causarum (1999), p. 447.
  3. ^ Martirologio romano (2004), p. 865.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Il martirologio romano. Riformato a norma dei decreti del Concilio ecumenico Vaticano II e promulgato da papa Giovanni Paolo II, LEV, Città del Vaticano 2004.
  • Congregatio de Causis Sanctorum, Index ac status causarum, Città del Vaticano 1999.
  • Filippo Caraffa e Giuseppe Morelli (curr.), Bibliotheca Sanctorum (BSS), 12 voll., Istituto Giovanni XXIII nella Pontificia Università Lateranense, Roma 1961-1969.

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Controllo di autoritàVIAF (EN88643760 · ISNI (EN0000 0000 6232 305X · BAV 495/165717 · WorldCat Identities (ENviaf-88643760