Li zite 'ngalera

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Li zite 'ngalera
Titolo originaleLi zite 'ngalera
Lingua originalenapoletano
Generecommedia per musica
MusicaLeonardo Vinci
LibrettoBernardo Saddumene
Attitre
Prima rappr.3 gennaio 1722
Prima rappr. italianaTeatro dei Fiorentini, Napoli
Personaggi
  • Ciomma (soprano)
  • Federico Mariani (basso)
  • Belluccia (soprano)
  • Ciccariello (soprano)
  • Carlo (soprano)
  • Titta (contralto)
  • Rapisto (basso)
  • Meneca (tenore)
  • Colagnolo (tenore)
  • Assan (basso)
  • Schiava (soprano)

Li zite 'ngalera ("I fidanzati nella galera") è un'opera comica del compositore italiano Leonardo Vinci, su libretto di Bernardo Saddumene, in napoletano. La prima dell'opera avvenne al Teatro dei Fiorentini di Napoli, il 3 gennaio 1722.

Ruoli[modifica | modifica wikitesto]

Personaggio Registro[1] Prima[2]
Ciomma Palummo soprano Rosa Cirilli
Federico Mariani basso (non indicato)
Belluccia Mariano soprano Ippolita Costa
Ciccariello soprano (in travesti) (non indicato)
Carlo Celmino soprano (in travesti) Giacomina Ferrari
Titta Castagna contralto Filippo Calantro (Calandra)[3]
Rapisto basso Giovanni Romaniello
Meneca Vernillo tenore (in travesti) Simone de Falco
Colagnolo tenore (non indicato)
Assan basso[4] (non indicato)
Na schiavottella soprano[5] Laura Monti

Trama[modifica | modifica wikitesto]

La trama si svolge a Vietri sul Mare. Il giovane gentiluomo sorrentino Carlo Celmino abbandona il suo vecchio amore Belluccia Mariano per la sua nuova fiamma, Ciomma (detta anche Ciommetella) Palummo, parente della vecchia Meneca Vernillo, madre di Titta Castagna che ama, non ricambiato, Ciommetella, la quale è oggetto anche delle attenzioni amorose del barbiere Col'Agnolo. Travestita da uomo, sotto il falso nome di Peppariello, Belluccia fugge dalla casa paterna in cerca di Carlo, per poter recuperare l'onore perduto. Così travestita riesce a far innamorare di sé numerose donne del luogo, tra cui la stessa Ciomma. Giunge il padre di Belluccia, il comandante di galera Federico Mariano, servito fedelmente dal suo schiavo Assan. Riconosciuti la figlia e Carlo, minaccia ad entrambi la morte ma i due giovani, riconciliati, sposati e ottenuto il perdono paterno, partono infine lasciando ai paesani il ricordo de "li zite 'ngalera".

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Secondo Markstrom (p. 30) e Mellace.
  2. ^ Secondo i dati riportati dal CORAGO dell'Università di Bologna.
  3. ^ Secondo Kurt Sven Markstrom, si è ritenuto che il ruolo di Titta fosse stato interpretato dal falsettista Filippo Calantro (Calandra), ma è molto più probabile che esso e "altre parti da falsettista nella commedia per musica fossero interpretati da castrati specializzati in ruoli comici" (The Operas of Leonardo Vinci, Napoletano, p. 30).
  4. ^ La parte, non elencata da Markstrom e Mellace, è scritta in chiave di basso nella partitura autografa.
  5. ^ La parte, non elencata da Markstrom e Mellace, è scritta in chiave di soprano nella partitura autografa.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Partitura autografa rirpodotta presso IMSLP
  • Kurt Sven Markstrom, The Operas of Leonardo Vinci, Napoletano, Hillsdale, Pendragon Press, 2007, ISBN 978-1-57647-094-7
  • Raffaele Mellace, Zite 'ngalera, Li, , in Piero Gelli e Filippo Poletti (a cura di), Dizionario dell'opera 2008, Milano, Baldini Castoldi Dalai, 2007, p. 1427, ISBN 978-88-6073-184-5 (Scheda dell'opera)

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN2453150264371305860005 · LCCN (ENn80022759 · GND (DE1088050972
  Portale Musica classica: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di musica classica