La soffiatrice di vetro

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La soffiatrice di vetro
Titolo originaleDie Glasbläserin
PaeseGermania
Anno2016
Formatofilm TV
Generedrammatico
Durata89 min
Lingua originaletedesco
Crediti
RegiaChristiane Balthasar
SceneggiaturaLéonie-Claire Breinersdorfer
Interpreti e personaggi
Doppiatori e personaggi
FotografiaHannes Hubach
MontaggioAndreas Althoff
MusicheJohannes Kobilke
Casa di produzioneBavaria Fiction
Prima visione
Prima TV originale
Data9 dicembre 2016
Rete televisivaarte
Prima TV in italiano
Data6 gennaio 2019
Rete televisivaRai 3

La soffiatrice di vetro (Die Glasbläserin) è un film televisivo diretto da Christiane Balthasar, con protagoniste Luise Heyer e Maria Ehrich.[1]

Il film è tratto dall'omonimo romanzo di Petra Durst-Benning.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

A Lauscha, una piccola cittadina della Germania, nel 1891, le sorelle Johanna e Marie Steinmann rimangono completamente sole dopo la morte del padre. L'uomo era un maestro soffiatore di vetro, che ha trasmesso alle proprie figlie i trucchi del mestiere, nonostante l'arte vetraria in quegli anni fosse prerogativa maschile e vietata per legge alle donne. Johanna riesce ad ottenere il posto di assistente commerciale presso la vetreria di Friedhelm Strobel, mentre Marie dipinge gli oggetti in vetro dello studio di Wilhelm Heimer. Col tempo le due ragazze si ritrovano al centro di violenza, sfruttamento e umiliazioni, decidendo così di licenziarsi e di prendere il destino nelle proprie mani. Danno nuovamente vita al laboratorio del padre dove creeranno, tra i vari oggetti in vetro, le prime decorazioni per alberi di Natale.

Ascolti[modifica | modifica wikitesto]

Prima TV Italia Telespettatori Share Nota
6 gennaio 2019 1.373.000 6,9% [2]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ La soffiatrice di vetro, su comingsoon.it. URL consultato il 21 marzo 2019.
  2. ^ Ascolti TV Domenica 6 gennaio 2019. Soliti Ignoti 22.5%, Cenerentola 10.5%, male Jurassic World (8.2%). Partono basse le soap del pomeriggio, Domenica In leader, su davidemaggio.it, 7 gennaio 2019. URL consultato il 21 marzo 2019.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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