La scomparsa di mia madre

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La scomparsa di mia madre
Benedetta Barzini in una scena del film
Titolo originaleLa scomparsa di mia madre
Paese di produzioneItalia
Anno2019
Durata94 min
Generedocumentario
RegiaBeniamino Barrese
SceneggiaturaBeniamino Barrese
FotografiaBeniamino Barrese
MontaggioValentina Cicogna
MusicheAaron Cupples
Interpreti e personaggi

La scomparsa di mia madre è un film del 2019 diretto da Beniamino Barrese e presentato al Sundance Film Festival nel 2019.[1]

Film documentario dedicato alla top model Benedetta Barzini (1943), prima modella italiana a comparire nel 1963 su Vogue America per volere della leggendaria fashion editor Diana Vreeland e musa di fotografi e artisti come Irving Penn, Richard Avedon, Andy Warhol e Salvador Dalì. Il docu-film è realizzato dal figlio Beniamino Barrese (1986), all'esordio come regista di un lungometraggio.[2]

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Benedetta Barzini, a 75 anni, decide di ritirarsi dalla vita mondana e dal jet set, dalla vita pubblica ma anche da quella privata e di ritirarsi in un "luogo lontano dove scomparire". Prima di farlo, vuole lasciare un documento filmato di sé stessa aiutata dal figlio regista Beniamino Barrese.

"Ho passato la vita a filmare e fotografare mia madre, senza sapere perché. È stata la mia prima modella, la mia preferita. Quando mi ha detto di aver deciso di andarsene e di non tornare mai più, ho capito che non ero pronto a lasciarla andare".
(Beniamino Barrese)[2]

Accoglienza[modifica | modifica wikitesto]

Il film ha ottenuto 1 candidatura agli European Film Awards 2019 mentre è stato premiato al Biografilm Festival dello stesso anno.[1]

In Italia al, Box Office, il film ha incassato 53,7 mila euro.[2]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b La scomparsa di mia madre – LaF – la TV di Feltrinelli, su laeffe.tv. URL consultato il 1º aprile 2021 (archiviato dall'url originale il 20 ottobre 2020).
  2. ^ a b c MYmovies.it, La scomparsa di mia madre, su MYmovies.it. URL consultato il 1º aprile 2021.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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