L'assassino, speranza delle donne

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L'assassino, speranza delle donne
Heidi Gutruf in una scena del film
Titolo originaleMorder, Hoffnung der Frauen
Paese di produzioneItalia
Anno1972
Generedrammatico, sperimentale
RegiaGiuseppe Gatt
SoggettoOskar Kokoschka, Giuseppe Gatt
SceneggiaturaGiuseppe Gatt
ProduttoreGabriella Puccetti Bario
Distribuzione in italianoSacis
MusicheAlban Berg
Interpreti e personaggi

L'assassino, speranza delle donne è un film del 1972, scritto e diretto da Giuseppe Gatt.

Il film è una riduzione cinematografica dell'omonimo dramma espressionista di Oskar Kokoschka, con una regia d'ispirazione marcatamente teatrale e d'avanguardia.[1]

In questa riduzione cinematografica, diversamente dal dramma originale, Gatt decise di aggiungere l'articolo determinativo al titolo.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

La voce narrante si sovrappone alle immagini che scorrono di volti di donne muti, poi la musica prende il sopravvento in un gioco di allegorie e teatralità a volte marcatamente espressionista, a volte più intellegibile. L'eroe protagonista parte dalla spiaggia, ov'era cullato dalla madre, verso una terra ignota. Laggiù viene accolto dalle stesse donne i cui volti apparivano muti a inizio pellicola. Le narrazione si sovrappone, si ferma e riprende, con una voluta frammentazione, in immagini della spiaggia, della radura o della foresta, dove i dialoghi, spesso monologhi sospesi, evocano e si incrociano.[1]

Produzione[modifica | modifica wikitesto]

Il film venne prodotto a partire dal 1970 e, dopo due anni di lavoro, completato nel 1972.[2]

Distribuzione[modifica | modifica wikitesto]

La pellicola è stata presentata alla Mostra del cinema di Venezia nel 1973 e successivamente distribuita da Sacis anche in edizione televisiva.[3] Il film è stato inoltre presentato all'Accademia Austriaca di Roma con una mostra artistica.[4] Dopo la diffusione televisiva, il film ottenne il visto censura nel 1976[5] e la distribuzione nelle sale avvenne nel 1977.[2]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b L'assassino, speranza delle donne, su davinotti.com.
  2. ^ a b Roberto Poppi, I registi: dal 1930 ai giorni nostri, Gremese Editore, 2002, p. 199, ISBN 9788884401717.
  3. ^ Martina Ferrari, Arianna Petricone e Marco Bussagli (a cura di), Giuseppe Gatt, Università degli studi Suor Orsola Benincasa, 2015, ISBN 9788896055977.
  4. ^ Italo Tomassoni, L'assassino, speranza delle donne. Tra espressionismo e analisi del linguaggio, in Capitolium, n. 12, Roma, 1972.
  5. ^ L'assassino, speranza delle donne, su Archivio del Cinema Italiano, Anica.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Italo Tomassoni, L'assassino, speranza delle donne. Tra espressionismo e analisi del linguaggio, in Capitolium, n. 12, Roma, 1972.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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