Kurt Huggler

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Kurt Huggler
Nazionalità Bandiera della Svizzera Svizzera
Sci alpino
Specialità Discesa libera, slalom gigante, slalom speciale, combinata
Squadra SC Mürren[1]
Termine carriera 1971
 

Kurt Huggler (1945) è un dirigente sportivo ed ex sciatore alpino svizzero.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Carriera sciistica[modifica | modifica wikitesto]

Sciatore polivalente originario di Mürren, Huggler debuttò in campo internazionale in occasione del trofeo Arlberg-Kandahar 1963 (Chamonix, 8-10 marzo), dove si classificò 11º nella discesa libera, 23º nello slalom speciale e 20º nella combinata[2]; ai Mondiali di Portillo 1966, sua unica presenza iridata, si piazzò 21º nella discesa libera e 31º nello slalom gigante[3]. In Coppa del Mondo esordì nella seconda gara della stagione inaugurale del circuito, il 6 gennaio 1967 a Berchtesgaden in slalom gigante (27º)[4], ottenne il primo piazzamento a punti il 4 gennaio 1968 a Bad Hindelang nella medesima specialità (6º) e l'unico podio nella discesa libera disputata sulla Verte des Houches di Chamonix il 24 febbraio 1968, quando si classificò 2º dietro a Bernard Orcel.

Nel 1969 fu 2º nella discesa libera della 3-Tre di Madonna di Campiglio, dietro a Michel Dätwyler[5]; nel 1970 vinse quella del Toni Mark memorial (Saalbach, 19 febbraio)[6] e fu 2º in quella del Michel Bozon memorial (Chamonix, 28 febbraio)[7]. In Coppa del Mondo ottenne gli ultimi punti il 29 gennaio 1971 a Megève in discesa libera (9º), l'ultimo piazzamento due giorni dopo nelle medesime località e specialità (16º)[8] e prese per l'ultima volta il via il 7 febbraio seguente a Mürren in slalom speciale, senza completare la sua ultima gara in carriera[9]; non prese parte a rassegne olimpiche.

Carriera dirigenziale[modifica | modifica wikitesto]

Dopo il ritiro dalle competizioni Huggler divenne organizzatore di varie gare sciistiche nella natia Mürren: fu a lungo presidente del comitato organizzatore della Inferno-Race[10][11] e fece parte di quello delle gare dell'Arlberg-Kandahar[12].

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Coppa del Mondo[modifica | modifica wikitesto]

  • Miglior piazzamento in classifica generale: 23º nel 1968
  • 1 podio (in discesa libera):
    • 1 secondo posto

Campionati svizzeri[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (FR) Cathy Cuche (Saint-Imier) championne de slalom! (PDF), in L'impartial, La Chaux-de-Fonds, 24 febbraio 1969, p. 15. URL consultato il 13 marzo 2024.
  2. ^ (EN) 08-10.03.63. Chamonix. URL consultato il 13 marzo 2024.
  3. ^ (EN) 05-14.08.1966. Portillo, Chile. URL consultato il 13 marzo 2024.
  4. ^ (EN) 06.01.67. Berhtesgaden (PDF). URL consultato il 14 marzo 2024.
  5. ^ L'albo d'oro della 3-Tre dal 1950 al 2012 (RTF), su newspower.it. URL consultato il 14 marzo 2024 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  6. ^ (EN) 19-21.02.70. Saalbach (PDF). URL consultato il 14 marzo 2024.
  7. ^ (EN) 28.02.70. Chamonix (PDF). URL consultato il 14 marzo 2024.
  8. ^ (EN) 31.01.71. Megeve (PDF). URL consultato il 14 marzo 2024.
  9. ^ (EN) 07.02.71. Muerren (PDF). URL consultato il 14 marzo 2024.
  10. ^ (EN) All Star Snow Sport Clinics, in murrenkandaharrace.com. URL consultato il 14 marzo 2024 (archiviato dall'url originale il 20 febbraio 2015).
  11. ^ (EN) Erwin Sautter, Fritz Stäger, Kurt Huggler, The Inferno-Race, 1928-1993, in inferno-muerren.ch, 15 aprile 2015. URL consultato il 14 marzo 2024 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  12. ^ (EN) Adam Ruck, The Kandahar Ski Club in the Swiss resort of Murren has a new competition open to all ages and abilities, in The Independent, 31 ottobre 2014. URL consultato il 14 marzo 2024.
  13. ^ (DE) 62. Schweizerische Skimeisterschaften, Alpine Disziplinen Haute-Nendaz 1.–3. März 1968., in Jahrbuch des Schweizerischen Skiverbandes, LVIII, 1966/67/68, pp. 103-105.
    (DEFRIT) Communiqué Nr. 1302/Communiqué No. 1302/Comunicato No. 1302 (PDF), in Ciné journal suisse/Schweiz. Filmwochenschau/Cine giornale svizzero, Ginevra, 8 marzo 1968. URL consultato il 22 aprile 2024.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]