Kolgrafafjörður

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Kolgrafafjörður
StatoBandiera dell'Islanda Islanda
RegioneVesturland
Coordinate64°57′36.23″N 23°07′16.84″W / 64.960064°N 23.121344°W64.960064; -23.121344
Dimensioni
Lunghezza6,8 km
Larghezza2,8 km
Profondità massima40 m
Idrografia
Immissari principaliSlýá, Austurá, Hrafná
Mappa di localizzazione: Islanda
Kolgrafafjörður
Kolgrafafjörður

Kolgrafafjörður (in lingua islandese: Fiordo di Kolgrafa) è un fiordo situato nel settore nordoccidentale dell'Islanda.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Kolgrafafjörður è un piccolo fiordo, situato sulla sponda settentrionale della penisola di Snæfellsnes, nella regione del Vesturland.[1] È una diramazione del fiordo Urtuvalafjörður, che fa parte dell'ampio Breiðafjörður.

L'Urtuvalafjörður si divide in due diramazioni: Hraunsfjörður e Kolgrafafjörður. Quest'ultimo è situato a est del fiordo Grundarfjörður e ad ovest della cittadina di Stykkishólmur.

Sul lato ovest, il fiordo è delimitato dalla penisola di Framsveit, che lo separa dal Grundarfjörður. A sud-est si innalza il monte Kolgrafamúli, mentre a nord-est il fiordo è delimitato dal monte Bjarnarhafnarfjall.

Attività vulcanica[modifica | modifica wikitesto]

Il fiordo è situato al margine di un antico vulcano la cui attività risale a diversi milioni di anni fa. Ciò che rimane del vulcano sono i monti Klakkur e Eyrarfjall sulla penisola di Framsveit. La roccia è costituita prevalentemente da riolite, ma anche gabbro e granofiri e per questo motivo appare molto colorata. Si possono trovare anche pietre dure come il diaspro.

Vulcanismo attivo è presente anche nei monti dell'Helgrindur, collegato al sistema vulcanico di Lýsuskarð. I campi di lava nell'adiacente valle nei pressi di Bjarnarhöfn, tra cui il Berserkjahraun, fanno parte del sistema vulcanico Ljósufjöll, che mostra una serie di eruzioni post-glaciali.

Il vulcanismo si manifesta anche nelle penisole intorno al fiordo attraverso sorgenti minerali. Anche su una scogliera al centro del fiordo, c'è una sorgente visibile con la bassa marea e dalla quale sgorga acqua a 52 °C.

Insediamenti[modifica | modifica wikitesto]

Ai tempi dei primi insediamenti nell'Islanda, i parenti del famoso Auður djúpuðgar si stabilirono nell'area intorno al fiordo.

Negli ultimi decenni, tuttavia, le fattorie nelle zone interne dei fiordi Kolgrafafjörður e Hraunsfjörður sono state progressivamente abbandonate.

Vie di comunicazione[modifica | modifica wikitesto]

Il ponte sul Kolgrafafjörður

Dal 2004 la strada S54 Snæfellsnesvegur attraversa il Kolgrafafjörður su un ponte lungo 230 m[2] e continua poi fino a Stykkishólmur. Le dighe e gli altri lavori di costruzione del ponte sembrano aver portato a una rapida diminuzione dell'ossigeno nell'acqua. Alla fine del 2012, circa 25.000-30.000 tonnellate di aringhe sono morte per mancanza di ossigeno e nel febbraio 2013 il fenomeno si è ripetuto provocando la morte di altre 10.000 tonnellate di aringhe.[3][4]

Prima che la diga e il ponte fossero costruiti, la Snæfellsnesvegur faceva il giro attorno all'intero fiordo. La strada è classificata come la strada principale e fornisce buoni collegamenti di trasporto per l'area.

Prima della costruzione della strada, per arrivare a Stykkishólmur e al distretto di Helgafellssveit occorreva prendere la mulattiera che risaliva il ripido Tröllaháls. Per andare verso sud c'erano solo alcuni sentieri sulla catena montuosa del Helgrindur, difficili da percorrere in inverno.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Map Viewer, su kortasja.lmi.is, National Land Survey of Iceland. URL consultato il 27 marzo 2021.
  2. ^ (IS) Brúaskrá - Brýr á þjóðvegum febrúar 2016 (PDF), su vegagerdin.is. URL consultato il 31 marzo 2021.
  3. ^ (IS) Dauð síld í Kolgrafafirði (Aringhe morte a Kolgrafafjörður), su ruv.is, RÚV. URL consultato il 31 marzo 2021.
  4. ^ (IS) Rotnandi síld ekki skepnufóður (Le aringhe in putrefazione non sono utilizzabili come mangime per animali), su mbl.is, Mb.is, 7 febbraio 2013. URL consultato il 31 marzo 2021.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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