Johann Vesling

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
(Reindirizzamento da Johann Wesling)
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Ritratto di Johann Vesling, XVII secolo

Johann Vesling, riportato anche come Johannes Wesling, latinizzato come Ioannes Veslingius e italianizzato come Giovanni Veslingio (Minden, 1598Padova, 30 agosto 1649), è stato un anatomista e botanico tedesco che operò principalmente nella Repubblica di Venezia.[1]

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Frontespizio del Syntagma anatomicum, II edizione, 1647

Johann Vesling nacque a Minden, in Vestfalia, nel 1598.[1]

Studiò botanica presso l'Università di Leida dal 1620 al 1622 sotto Aelius Everhardus Vorstius e nel 1623 si trasferì all'Università di Groninga.[1] Giunto a Padova nel 1625, s'immatricolò nella natio germanica e ottenne l'anno successivo il dottorato in filosofia e medicina.[1] Frequentò le dimostrazioni di anatomia di Fabrizio Bartoletti a Mantova tra il 1626 e il 1627.[1] Nel gennaio 1628 condusse egli stesso la dimostrazione anatomica annuale a Venezia presso il Collegio medico.[1]

Nei cinque anni successivi intraprese un viaggio di studi in Egitto e a Gerusalemme, dove divenne medico personale del console veneziano Alvise Corner e condusse anche studi approfonditi sulla flora locale (in particolare sulle piante medicinali). I suoi studi botanici portarono nel 1638 alla pubblicazione di un'edizione annotata di De plantis Aegypti di Prospero Alpini e delle Opobalsami veteribus cogniti vindiciae (1644).

Nel 1632 al suo ritorno divenne professore di anatomia e chirurgia presso l'Università di Padova,[1] dove ebbe come assistente Johann Georg Wirsung e fu l'insegnante di Thomas Bartholin, fino al 1638, quando mantenne soltanto l'insegnamento della botanica e divenne prefetto dell'Orto patavino e ostensore e lettore dei semplici.[1] Nel 1644 ebbe come prosettore (prosector) Giovanni Leoni (Joannes Leonicenus).[1]

Nel 1648 ebbe dal senato il permesso di recarsi nuovamente in Oriente per un viaggio di studio, si fermò nell'isola di Creta e ne riportò molte piante rare, ma al suo ritorno, malato per le fatiche sopportate, morì nel 1649 a 51 anni. Fu sepolto con grandissimi onori nel chiostro della basilica di Sant'Antonio.

La sua opera più importante è il Syntagma anatomicum, publicis dissectionibus, in auditorum usum, diligenter aptatum (Padova, 1641), uno dei più fortunati manuali di anatomia del secolo, che ebbe una serie di edizioni e di traduzioni (la seconda edizione del 1647 era illustrata).[1]

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g h i j Del Negro 2015,  p. 349-350.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Piero Del Negro (a cura di), Clariores. Dizionario biografico dei docenti e degli studenti dell'Università di Padova, Padova, Padova University Press, 2015.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN15545310 · ISNI (EN0000 0001 0718 0209 · SBN UFIV068581 · BAV 495/30581 · CERL cnp00389668 · LCCN (ENn85112015 · GND (DE117395021 · BNE (ESXX1758985 (data) · J9U (ENHE987007498795605171 · NSK (HR000618675 · CONOR.SI (SL164110179