Janapar

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Janapar
Tipo percorsoSentiero a lunga percorrenza
Localizzazione
StatoBandiera dell'Armenia Armenia
Catena montuosaCaucaso Minore
Percorso
InizioHadrowt'
FineVardenis
Lunghezza190 km
Altitudine max.ca 2 000 m s.l.m.
Altitudine min.ca 500 m s.l.m.
Tipo superficiemista
Data apertura2007
Dettagli
Tempo totale14 giorni
http://www.janapartrail.org/

Janapar è un sentiero tracciato attraverso le montagne, le vallate ed i villaggi della repubblica dell'Artsakh (precedentemente denominata repubblica del Nagorno Karabakh). Il percorso, che lungo la sua rotta passa nei pressi di monasteri e fortezze, è suddiviso in sezioni giornaliere con la possibilità di sosta notturna al termine di ogni giornata di cammino.[1] Il tracciato esiste da secoli ma non era mai stato marcato ufficialmente per gli escursionisti.[2]

Himnakan Janapar[modifica | modifica wikitesto]

Lo Himnakan Janapar (letteralmente "il sentiero spina dorsale), tracciato ufficialmente nel 2007, conduce alla regione nord occidentale di Shahumian partendo dalla città meridionale di Hadrut. Dal tracciato principale si diramano sentieri laterali e secondari che conducono ad altre parti del Nagorno Karabakh. Lungo il percorso si trovano importanti siti quali il monastero di Dadivank, il monastero di Gandzasar, la città di Shushi, il profondo canyon Karkar, le cascate di Zontik, le rovine di Hunot, il bimillenario albero di Skhtorashen, le grotte di Azokh e il Monastero di Gtčavank'.

L'intero percorso si snoda per 190 km e tocca anche la capitale dell'Artsakh Stepanakert. Le tappe hanno una lunghezza media di 18 km ed in alcuni casi presentano variazioni altimetriche piuttosto severe che richiedono una certa abitudine alle escursioni di media montagna. Non è necessaria attrezzatura da campeggio in quanto è sempre possibile trovare alloggio nei villaggi lungo il percorso il cui tempo complessivo di percorrenza è di circa 14 giorni.[3]

Il simbolo del Janapar[modifica | modifica wikitesto]

Il simbolo del sentiero è il profilo del territorio dell'Oblast Autonomo del Nagorno Karabakh con cinque cerchi in alto. Nel suo complesso la figura richiama l'impronta di un piede.

Il percorso[modifica | modifica wikitesto]

Qui di seguito sono indicate le tappe del percorso così come rappresentate nel sito ufficiale. La prima parte da Hadrut a Stepanakert è indicata come "ben marcata", mentre carenza di segnalazioni può incontrarsi nella seconda parte verso nord. Dopo Karvachar potrebbero essere necessari permessi per proseguire oltre.

Sezione Marcatura Descrizione Distanza Difficoltà
Hadrut > Togh Verso nord passando per Spitak Khach Vank (monastero della pietra bianca) 16 km media
Togh > Azokh Intorno al monte Togh fino al monastero di Gtčavank' 18 km media
Azokh > Karmir Shuka Attraverso i campi sotto Karmir Shuka, quindi su per la montagna e poi giù fino alle grotte di Azokh 11 km media
Karmir Shuka > Avetaranots Piccola cascata e il grande albero Skhtorashen 15 km media
Avetaranots > Karintak Attraverso colline boscose e campi 16 km media-difficile
Karintak > Shushi La spettacolare gola di Hunot e le cascate Zontik 10 km media-difficile
Shushi > Step'anakert Le due capitali 14 km media
Step'anakert > Patara no Comodo sentiero collinare 17 km facile
Patara > Kolatak no Un intero giorno per le montagne ricoperte di selvagge foreste 17 km difficile
Kolatak > Vank no Lungo i fiumi e per montagne boscose, monastero 20 km Media
Vank > Vaghuhas no Il meraviglioso monastero di Gandzasar 14 km media
Vaghuhas > Dadivank no Lungo il fiume Tartar fino al famoso monastero 22 km facile
Dadivank > Zuar no Fino alle sorgenti termali di Zuar 19 km facile
Zuar > Karvachar no Escursione fino al villaggio di Nor Manashid 25 km media
Karvachar > Tsar no Da Karvachar ascesa lungo un canyon con geyser fino al villaggio di Tsar sull'altopiano dell'Artsakh 25 km media
Tsar > Vardenis no Dall'altopiano si valica la cresta e si scende in Armenia fino al lago Sevan in Armenia 25 km media

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Alcune foto lungo il Janapar

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Huffington Post, 27/01/2012, Nagorno Karabakh: The Black Garden. Olivia Katrandjian.
  2. ^ Walk, the magazine of The Ramblers, Summer 2009, "Up the Garden Path" p 67-69. Laurence Mitchell.
  3. ^ N.Pasqual, Armenia e Nagorno Karabakh, Ed. Polaris, 2010, pag. 325

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • Sito ufficiale del Janapar, su janapar.org. URL consultato il 10 settembre 2018 (archiviato dall'url originale il 7 ottobre 2008).