JMEV

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Jiangxi Jiangling Group New Energy Vehicle Co., Ltd. (JMEV)
StatoBandiera della Cina Cina
Forma societariaJoint-venture
Fondazione15 gennaio 2015 a Nanchang, Jiangxi
Sede principaleNanchang
GruppoRenault (50%)
JMCG (37%)
China Agricultural Development Construction Fund Corporation (13%)
SettoreAutomobilistico
ProdottiAutomobili
Sito webwww.jmev.com/

Jiangxi Jiangling Group New Energy Vehicle Co., Ltd. (abbreviato in JMEV ) è una casa automobilistica cinese fondato nel 2015 con sede a Nanchang (Jiangxi) controllata congiuntamente da Renault (50%), il gruppo JMCG (37%) e il fondo China Agricultural Development Construction Fund Corporation (13%).

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2014 casa automobilistica cinese Jiangling Motors annuncia la creazione di una filiale incentrata nello sviluppo e nella produzione di auto elettriche in partnership con Changan. Il 15 gennaio 2015, Jiangling Motors Corporation Group ha istituito la nuova sussidiaria chiamata JMEV e la prima vettura prodotta è stata la JMEV E100, una LSEV (vettura elettrica che in Cina è quasi equivalente ad un quadriciclo) assemblato su licenza nello stabilimento di di Nanchang. Nel 2016, l'azienda inaugura un centro di ricerca e sviluppa e presenta il secondo modello, la E200, una versione elettrica della Changan Ben Ben.

La gamma si espande successivamente con altri modelli di city car elettriche sempre assemblate su licenza: la E160 e l'E200S.[1]

Nell'aprile 2018 JMEV ha iniziato la costruzione di una nuova base produttiva a Kunming dalla capacità di 100.000 auto all'anno. Nello stesso anno vengono presentati i primi modelli sviluppati in proprio con il nuovo brand Yizhi (EVEasy in inglese)[2]: la EV3 e la EV2 due piccole utilitarie.[3]

Nel luglio 2019 Renault ha acquistato una quota del 50% di JMEV, mentre JMCG e China Agricultural Development Construction Fund Corporation scesero rispettivamente al 37% e al 13%. L'azienda è stata quindi riorganizzata come joint venture.[4]

Con l’ingresso di Renault si è avviata una nuova fase che prevedeva lo sviluppo di auto destinate anche all’esportazione nel mercato europeo.

JMEV Yi nota in Europa come Mobilize Limo

Nel settembre 2021 viene presentata la JMEV Yi, berlina elettrica che entra in produzione nel 2022 e sarà esportata nel mercato europeo da Renault con il marchio Mobilize destinato alle flotte.[5][6]

Nel dicembre 2023 la city car EV3 viene aggiornata adottando per la prima volta nuove batterie con celle agli ioni di sodio.[7]

Autovetture prodotte[modifica | modifica wikitesto]

In produzione[modifica | modifica wikitesto]

  • JMEV Yi, berlina elettrica esportata in Europa da Renault con il nome Mobilize Limo;
  • JMEV EV2, utilitaria di segmento A elettrica precedentemente nota come JMEV E200;
  • JMEV EV3, utilitaria di segmento A elettrica precedentemente nota come JMEV E300;

Fuori produzione[modifica | modifica wikitesto]

Altri veicoli[modifica | modifica wikitesto]

JMEV ha sviluppato la variante elettrica del pick-up JMC Yuhu e della SUV JMC S330; tali veicoli però non sono stati venduti col marchio JMEV.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) The Big Read – Jiangling (3/3) – The Landwind story, su carnewschina.com, 10 luglio 2023. URL consultato il 20 aprile 2024.
  2. ^ (EN) JMC Eveasy EV3 releases the official photos of the latest version, su carnewschina.com, 25 settembre 2023. URL consultato il 18 aprile 2024.
  3. ^ (EN) JMC New Energy Kunming base to produce 100,000 NEVs per year, su autonews.gasgoo.com, 12 aprile 2018. URL consultato il 18 aprile 2024.
  4. ^ Renault investe 128,5 mln in Jmev per i motori elettrici, su milanofinanza.it, 17 luglio 2019. URL consultato il 18 aprile 2024.
  5. ^ (EN) JMEV's first electric sedan adopts BlackBerry, BICV-developed smart cockpit, su autonews.gasgoo.com, 9 giugno 2022. URL consultato il 18 aprile 2024.
  6. ^ Gruppo Renault. La berlina elettrica a marchio Mobilize verrà prodotta in Cina, su quattroruote.it, 4 febbraio 2021. URL consultato il 18 aprile 2024.
  7. ^ Due citycar con celle sodio-ione disponibili sul mercato cinese, su auto21.net, 29 dicembre 2023. URL consultato il 18 aprile 2024.

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