Ingap

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INGAP - Industria Nazionale Giocattoli Automatici Padova
StatoBandiera dell'Italia Italia
Fondazione1919
Fondata daTullio Anselmi
Chiusura1972 (fusione con Eurotoys)
Sede principalePadova
Prodottigiocattoli
Dipendenti600 (1938)

La INGAP, acronimo di Industria Nazionale Giocattoli Automatici Padova è stata una azienda di giocattoli italiana fondata nel 1919 e attiva sino al 1972.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

"Cucina valdostana", modello degli anni Cinquanta.

Venne fondata da Tullio Anselmi e, nel periodo di maggiore espansione, raggiunse i 600 dipendenti nel 1938. La produzione spaziava dai giocattoli in latta iniziali, ai telefoni intercomunicanti, alle automobiline radiocomandate ed altri giochi ad alta tecnologia con progettazione e costruzione degli stampi nella sua attrezzatissima officina, da personale altamente specializzato. Il catalogo allora contava 400 modelli. Tra gli altri vi era anche una ferrovia completa di binari e alcuni accessori, con treni sia elettrici che a batteria.

Nel 1951, prima dei giapponesi, Antonio Vicentini ha progettato l'auto radiocomandata, usando come ricevitore d'impulso, il coherer[senza fonte].

Il coherer era un tubetto in plastica all'interno del quale veniva inserita della limatura metallica estremamente fine, fra due elettrodi in argento. La resistenza di questa limatura fra i contatti, in condizioni normali, è molto elevata, quindi la conducibilità elettrica risulta praticamente nulla. Questa resistenza si abbassa bruscamente o svanisce completamente quando il coherer è investito da un'onda elettromagnetica, quindi nel circuito si ha un notevole aumento o una completa conducibilità della corrente che rivela il segnale.

Lo stesso Guglielmo Marconi utilizzò il coherer per fare suonare il suo famoso campanello [1]. Un unico motorino elettrico, sempre di produzione INGAP, serviva alla propulsione e a far compiere all'auto tutti i movimenti, comandato dal trasmettitore, rappresentato da un generatore di una scintilla elettrica.

Nel 1964 per la INGAP comincia il declino, culminato nel 1972, quando viene assorbita dalla Eurotoys.[2]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Guglielmo Marconi, il Coesore o Coherer e l'antenna, su radiomarconi.com. URL consultato il 28 maggio 2008 (archiviato dall'url originale il 29 dicembre 2006).
  2. ^ Giochi e giocattoli di bimbi nel tempo, su ambulatorio.com.

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