I cacciatori della luna rossa

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I cacciatori della luna rossa
Titolo originaleHunters of the Red Moon
AutoreMarion Zimmer Bradley
1ª ed. originale1973
1ª ed. italiana1982
Genereromanzo
Sottogenerefantascienza
Lingua originaleinglese
SerieCiclo dei Cacciatori della Luna Rossa

I cacciatori della Luna Rossa (Hunters of the Red Moon, 1973) è un romanzo fantascientifico scritto da Marion Zimmer Bradley assieme al fratello Paul Edwin Zimmer (non ufficialmente accreditato).[1]

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Un ignaro Dan Marsh se ne sta immobile sulla prua della sua imbarcazione, a guardare un puntino fisso all'orizzonte. Forse una stella, forse il riflesso del sole al tramonto sull'ala di un lontano aereo. Non ha motivo di chiedersi altro, e nemmeno gli interessa. Ma ben presto, quel puntino si interessa a lui e con sbigottimento del giovane, Dan viene rapito da quella che si rivela essere una navicella spaziale per prendere parte alla novecentosessantaquattresima Caccia della nostra storia.

Assieme ad altri quarantasette individui, provenienti da tutta la galassia, e appartenenti alle razze più curiose, viene addestrato e poi scaricato su una inospitale luna rossa. Lì, Dan viene a sapere di essere una Preda Consacrata. Dovrà sopravvivere da eclisse a eclisse, e cercare di non farsi uccidere dai terribili e in apparenza inafferrabili Cacciatori: creature che non sembrano avere volto, passato, storia, ma che da secoli danno vita a questo rituale antico come tutto l'universo.

Commento[modifica | modifica wikitesto]

I cacciatori della Luna Rossa è il primo romanzo, di una serie in due volumi, scritta da Marion Zimmer Bradley assieme al fratello minore Paul Edwin Zimmer. Il secondo romanzo, mai tradotto in italiano, si intitola Survivor (1979)

Edizioni[modifica | modifica wikitesto]

  • Marion Zimmer Bradley, I cacciatori della Luna Rossa, Cosmo, Editrice Nord, 1982, p. 184.
  • Marion Zimmer Bradley, I cacciatori della Luna Rossa, Salani, 1992, p. 220.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Paul Edwin Zimmer, ISFDB.org, http://www.isfdb.org/cgi-bin/ea.cgi?Paul_Edwin_Zimmer. URL consultato l'11 maggio 2015.

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