Henry Julian White

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Henry Julian White

Henry Julian White (Londra, 27 agosto 185916 luglio 1934) è stato un presbitero e biblista britannico.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Secondogenito di Henry John White, nacque nel quartiere di Islington, a nord della capitale inglese.[1][2] L'11 ottobre 1878 si immatricolò al Christ Church di Oxford, dove nel 1882 conseguì il Bachelor of Arts e l'M tre anni più tardi.[3]

Nel 1886 fu ordinato presbitero della Chiesa d'Inghilterra e nello stesso anno divenne cappellano privato nella dimora di John Wordsworth, aiuntadolo a pubblicare una nuova edizione della Vulgata alla quale seguì il volume A Grammar of the Vulgate. A partire dal 1895, insegnò per dieci anni all'Oxford prima di essere chiamato al King's College di Londra nel 1905.

Dal 1920 al 1934 fu decano del Christ Church di Oxford, e, in tale veste, supportò l'elezione del giovane Albert Einstein a fellow del collegio, scontrandosi con l'opposizione fallimentare del classicista John Anderson che invocò argomenti nazionalistici e xenofobi contro tale atto.[4][5][6][7]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ ,Henry Julian White in L. Fuerbringer, Christian Cyclopedia, St. Louis, Missouri, Concordia Publishing House, 1927.
  2. ^ White, Henry Julian, in Who's Who, 1913, p. 2134.
  3. ^ Joseph Foster, Alumni Oxonienses: the Members of the University of Oxford, 1715-1886.
  4. ^ Albert Einstein, su oxfordchabad.org, Oxford Chabad Society. URL consultato il 1º gennaio 2016 (archiviato dall'url originale il 12 gennaio 2016).
  5. ^ Einstein in Oxford, in Physics World, 17 giugno 2019. URL consultato il 25 luglio 2020 (archiviato dall'url originale il 25 luglio 2020).
  6. ^ Lettere fra White e Einstein: 23 ottobre 1931 e 31 maggio 1932, su alberteinstein.info. URL consultato il 25 luglio 2020 (archiviato il 25 luglio 2020).
  7. ^ Andrew Robinson, A barbarian among the holy brotherhoood in tails, in Einstein on the Run: How Britain Saved the World's Greatest Scientist, Yale University Press, 8 ottobre 2019, p. 159, DOI:10.2307/j.ctvnwc0kd, ISBN 978-0-300-24887-6, JSTOR j.ctvnwc0kd, OCLC 1089865652. URL consultato il 25 luglio 2020 (archiviato il 25 luglio 2020). Ospitato su yaleup.degruyter.com.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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