Gyropaigne brasiliensis

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Gyropaigne brasiliensis
Immagine di Gyropaigne brasiliensis mancante
Classificazione filogenetica
Dominio Eukaryota
(clade) (sottodominio) Bikonta
(clade) (supergruppo) Excavata
(clade) (regno) Discoba
(clade) (phylum) Euglenozoa
(clade) (classe) Euglenida
(clade) (sottoclasse) Euglenophyceae
Ordine Eutreptiales
Famiglia Astasiaceae
Genere Gyropaigne
Skuja, 1939
Classificazione classica
Dominio Eukaryota
Regno Protista
Sottoregno Excavata
Phylum Discoba
Subphylum Euglenozoa
Classe Euglenida
Sottoclasse Euglenophyceae
Ordine Eutreptiales
Famiglia Astasiaceae
Genere Gyropaigne
Skuja, 1939
Specie Gyropaigne brasiliensis
Nomenclatura binomiale
Gyropaigne brasiliensis
C.E.M.Bicudo & D.M.Bicudo, 1987

Gyropaigne brasiliensis, secondo una classificazione filogenetica (C. E. M. Bicudo & D. M. Bicudo, 1987) è una specie del supergruppo Excavata appartenente alla famiglia Astasiaceae.[1][2][3][4][5][6][7]

Caratteristiche[modifica | modifica wikitesto]

Gyropaigne brasiliensis vive esclusivamente in acqua dolce, ed è stata ritrovata in uno stagno a San Paolo, in Brasile, da C.E.M.Bicudo & D.M.Bicudo nel 1987.[8][9]

Il materiale raccolto all'Orto Botanico di San Paolo presenta cellule ellittiche asimmetriche più o meno bilaterali se viste di fronte. L'estremità posteriore è solitamente più acuminata dell'estremità anteriore, che talvolta è anche più arrotondata. La vista terminale della cella è compressa bilateralmente, mai perfettamente circolare, con 8 cospicue carene elicoidali separate da 8 depressioni poco profonde molto marcate.

La tasca dalla quale emergono i flagelli è più o meno a forma di goccia, con il citostoma leggermente subapicale. Il nucleo è centrale e di solito un po' spostato verso il margine laterale della cellula. Nel citoplasma si osservano comunemente da 8 a 10 granuli di paramylum tondeggianti.

La specie si distingue facilmente dalle altre tre del genere Gyropaigne per la forma asimmetricamente ellittica degli individui in vista frontale, e per le cellule vistosamente depresse se viste da un'estremità.

Può essere paragonato alla specie tipo del genere Gyropaigne kosmos (SKUJA, 1939: 113, pI. 7, fig. 16-18), da cui si distingue per la forma degli individui e per la vista verticale della cellula.

Per quanto riguarda quest'ultimo, PRINGSHEIM (1963) e LEEDALE (1967) citano cellule non appiattite tra le caratteristiche generiche per Gyropaigne. Tuttavia, Gyropaigne include sicuramente specie con cellule sia appiattite che non appiattite, poiché Gyropaigne spiralis (Matvienko) Bourrelly & Georges e l'attuale Gyropaigne brasiliensis C. Bicudo & D. Bicudo.

In particolare quest'ultimo ha delle cellule vistosamente appiattite ( Phacus Dujardin La nuova specie proposta si basa su materiale raccolto da uno degli autori da uno stagno artificiale nel giardino botanico della città di San Paolo. Gli individui sono a forma di sella, con i lati pendenti come i giri di una sella. È un organismo probabilmente fagotrofico, ma vive allo stato libero.[10] [11] [12][1][2][3]

Classificazioni alternative[modifica | modifica wikitesto]

Nonostante gli autori nel complesso sono concordi sulla posizione tassonomica di questo genere tra le Astasiaceae. BOURRELL Y (1985), invece, collocò Gyropaigne tra le Euglenaceae.

Una classificazione ormai obsoleta inserisce questo genere nella famiglia delle Astasiidae, sottordine Rhabdomonadina, ordine Natomonadida, sottoclasse Anisonemia, classe Peranemea, superclasse Spirocuta, infraphylum Dipilida, subphylum Euglenoida, phylum Euglenozoa, sottoregno Eozoa, Regno Protozoa, finché non si è scoperto che tali gruppi sono parafiletici.[1].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Gyropaigne brasiliensis, C.E.M.Bicudo & D.M.Bicudom 1987: Algaebase, su algaebase.org. URL consultato il 24 May 2018.
  2. ^ a b Gyropaigne brasiliensis C.E.M.Bicudo & D.M.Bicudo, 1987, World Register of Marine Species (WoRMS). , 2023-02-23 06:16:13
  3. ^ a b Gyropaigne brasiliensis C.E.M.Bicudo & D.M.Bicudo, su eol2.eol.org. URL consultato il 7 luglio 2023 (archiviato dall'url originale il 7 luglio 2023).
  4. ^ Adl, S.M. et al. (2012). The revised classification of eukaryotes.
  5. ^ Gyropaigne brasiliensis C.Bicudo & D.Bicudo, su gbif.org.
  6. ^ Adl, S.M. et al. (2012). The revised classification of eukaryotes. Journal of Eukaryotic Microbiology, 59(5), 429-514
  7. ^ Marin, B., Palm, A., Klingberg, M., & Melkonian, M. (2003). Phylogeny and taxonomic revision of plastid-containing euglenophytes based on SSU r DNA sequence comparisons and synapomorphic signatures in the SSU r RNA secondary structure. Protist, 154(1), 99-145.
  8. ^ Bicudo, C.E. de M. & Bicudo, D. de M. (1987). Some new and rare Euglenophyce from the state of São Paulo, Southern Brazil. Acta Botanica Brasilica 1(1): 43-48.
  9. ^ Araujo, G.J.M. & Bicudo, C.E.M. (2018). Flora ficológica do Estado de São Paulo. Vol. 6. Euglenophyceae. pp. [i]-viii, [1]-203, plus 306 figs. São Paulo: TRiMa: FAPESP.
  10. ^ Some new and rare Euglenophyce from the State of São Paulo, southern Brazil, su lareferencia.info.
  11. ^ Some new and rare Euglenophyce from the State of São Paulo, southern Brazil, su researchgate.net.
  12. ^ Gyropaigne brasiliensis (Q68498673), su wikidata.org.