Guido Cassanelli

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Guido Cassanelli
NascitaModena, 1921
MorteNowo Petropawlowka, 25 dicembre 1941
Cause della morteMorto in combattimento
Dati militari
Paese servitoBandiera dell'Italia Italia
Forza armataRegio Esercito
ArmaFanteria
SpecialitàBersaglieri
Reparto6º Reggimento bersaglieri
Anni di servizio1941
GradoSoldato
GuerreSeconda guerra mondiale
CampagneCampagna italiana di Russia
Decorazionivedi qui
dati tratti da Le Medaglie d’oro al Valore Militare, volume primo (1929-1941)[1]
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Guido Cassanelli (Modena, 1921Nowo Petropawlowka, 25 dicembre 1941) è stato un militare italiano insignito della medaglia d'oro al valor militare alla memoria nel corso della seconda guerra mondiale.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nacque a Modena nel 1921, all'interno di una modesta famiglia di contadini, figlio di Alfonso.[2] Il 3 gennaio 1941, in piena seconda guerra mondiale, fu arruolato nel Regio Esercito, destinato a prestare servizio nel 6º Reggimento bersaglieri.[2] Assegnato alla 172ª Compagnia cannoni controcarro da 47/32 partiva con il reparto mobilitato per l'Unione Sovietica nell'aprile dello stesso anno, aggregato al 3º Reggimento artiglieria celere "P.A.D.A." della 3ª Divisione celere "Principe Amedeo Duca d'Aosta" inquadrata nel CSIR.[2] Cadde in combattimento a Nowo Petropawlowka il 25 dicembre 1941, e fu inizialmente insignito della medaglia d'argento al valor militare, poi tramutata in medaglia d'oro alla memoria.[2]

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Medaglia d'oro al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Porta munizioni di cannone anticarro durante un attacco di forze nemiche soverchianti, difendeva con estremo accanimento e bravura il proprio pezzo irrigidendosi in una ostinata resistenza che protraeva indomito, pur avendo un braccio gravemente ferito da una scheggia di granata, impegnandosi in mischia suprema contro gli avversari che lo circondavano. Rimasto solo, piuttosto che arrendersi, persisteva nell’impari lotta riuscendo prima di essere sopraffatto ad abbattere, in tragico corpo a corpo, sette nemici sui quali cadeva esanime crivellato di ferite. L’eroico sacrificio galvanizzava la resistenza dei superstiti consentendo di ristabilire la situazione. Nowo Petropawlowka (Fronte russo), 25 dicembre 1941.[3]»

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare, Le Medaglie d’oro al Valore Militare, volume secondo (1929-1941), Roma, Tipografia regionale, 1965, p. 776.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]