Guglielmo IV d'Angoulême

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Guglielmo IV
conte d'Angouleme
In carica9881028
PredecessoreArnoldo Manzer
SuccessoreAudouino II
Nascita978 circa
Morte6 aprile 1028
Luogo di sepolturaAbbazia di San Cybard, Angoulême
PadreArnoldo Manzer
MadreRaingarda
ConsorteGerberga d'Angiò
FigliArnaldo
Guglielmo
Audouino e
Goffredo

Guglielmo IV d'Angoulême (978 circa – 6 aprile 1028) fu conte d'Angouleme dall'988 alla sua morte.

Origine[modifica | modifica wikitesto]

Sia secondo il monaco e storico, Ademaro di Chabannes, che secondo la Historia Pontificum et Comitum Engolismensis, Guglielmo era l'unico figlio del conte d'Angouleme, Arnoldo Manzer[1][2] e della prima moglie, Raingarda, di cui non conosciamo gli ascendenti.
Sia secondo il monaco e storico, Ademaro di Chabannes, che secondo la Historia Pontificum et Comitum Engolismensis, Arnoldo d'Angoulême era il figlio illegittito del conte d'Angouleme, Guglielmo II detto Tagliaferro[3][4] e di una sua amante di cui non conosciamo né il nome né gli ascendenti.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Suo padre, Guglielmo II detto Tagliaferro, verso il 942, secondo il documento n° 222 del Le cartulaire de Saint-Cybard, fece la donazione di una proprietà all'Abbazia di San Cybard[5], e poco dopo, Guglielmo II riconobbe la donazione nel suo testamento che fu convalidato anche dai figli, Arnoldo e Ademaro (Arnaldus filius Willelmi, Adhemarus filius Willelmi) e dal cugino, Bernardo, conte di Périgord (Bernardus comes)[3].

Sia Ademaro di Chabannes che la Historia Pontificum et Comitum Engolismensis riportano che , nel 988, suo padre, Arnoldo si ritirò a vita monastica, prese il nome di Francone, poi entrò, come monaco, nell'Abbazia di San Cybard[1][6], dove morì ed il 4 marzo fu tumulato accanto a suo padre[1][6].A Arnoldo succedette Guglielmo[1][2], come Guglielmo IV.

Subito dopo essere succeduto al padre fece restaurare il monastero di Saint-Amant-de-Boixe, nel 988 e l'anno dopo fondò un ospedale a sant'Ilario di Poitiers[7], sul quale, nel 1016, il duca d'Aquitania e conte di Poitiers, Guglielmo V, gli concesse i diritti[7].
Secondo la Historia Pontificum et Comitum Engolismensis, Guglielmo era stimato da Guglielmo V di Aquitania, che nel corso di quegli anni gli fece molte concessioni territoriali[8]

Il 20 Maggio 1020, Guglielmo e la moglie Gerberga sottoscrissero il documento n° XXVIII, inerente ad una donazione alla Cattedrale di Angoulême[9].

Nel 1026, Guglielmo fece un pellegrinaggio a Gerusalemme[10].

Nel 1028 circa, il documento n° XIII, riporta di una donazione alla Cattedrale di Angoulême del conte Guglielmo, padre di Audouino (Willelmi, inclitus comes, pater Aldoini comitis)[9].

Sempre in quell'anno Guglielmo diseredò i nipoti (figli di Audouino), in quanto la nuora Alaisia (moglie di Audouino) aveva cercato di avvelenarlo[11].

Guglielmo morì il 6 aprile 1028 e, come da sua richiesta fu sepolto nell'Abbazia di San Cybard, accanto ai suoi ascendenti[12]; anche Ademaro di Chabannes riporta la morte di Guglielmo il 6 aprile 1028, e relativa sepoltura, inoltre ci informa, che il figlio Audouino, fece mettere una lapide in cui era scritto che morì al ritorno da un pellegrinaggio a Gerusalemme (Guillermus, Comes Engolismae, qui ipso anno, quo venit de Jerusalem, obiit in pace)[13].
Gli succedette il figlio, Audouino[14][15].

Matrimonio e discendenza[modifica | modifica wikitesto]

Sia secondo il monaco e storico, Ademaro di Chabannes, che secondo la Historia Pontificum et Comitum Engolismensis, Guglielmo aveva sposato Gerberga d'Angiò, sorella di Folco Nerra[8][16], e figlia del Conte di Angiò, Goffredo I[8][16] e di Adele di Troyes.
Guglielmo da Gerberga ebbe quattro figli[7]:

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Fonti primarie[modifica | modifica wikitesto]

Letteratura storiografica[modifica | modifica wikitesto]

  • Louis Halphen, "Francia: gli ultimi carolingi e l'ascesa di Ugo Capeto (888-987)", cap. XX, vol. II (L'espansione islamica e la nascita dell'Europa feudale) della Storia del Mondo Medievale, 1999, pp. 636–661.
  • Louis Halphen, "La Francia dell'XI secolo", cap. XXIV, vol. II (L'espansione islamica e la nascita dell'Europa feudale) della Storia del Mondo Medievale, 1999, pp. 770–806.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore conte d'Angouleme Successore
Arnoldo Manzer 988–1028 Audouin II