Glossofobia

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La glossofobia è la fobia di parlare in pubblico.[1][2] Viene spesso citata come una delle fobie più comuni.[1][2] La parola glossofobia deriva dal greco γλῶσσα glōssa, lingua, e φόβος phobos, paura o fobia.

Sintomi[modifica | modifica wikitesto]

I sintomi includono:

  • intensa ansia prima di comunicare in pubblico o semplicemente al pensiero di doverlo fare;
  • una marcata tendenza ad evitare eventi che possano attirare l'attenzione della gente;
  • malessere fisico, nausea o panico in queste circostanze.

Sintomi più specifici possono essere raggruppati in tre gruppi: fisici, verbali e non verbali.

Quelli fisici derivano dalle risposte del sistema nervoso simpatico, con effetti simili alle reazioni in presenza della paura di volare (aviofobia). Questi includono fischi alle orecchie, tachicardia, pressione alta, pupille dilatate, sudorazione, iperossigenazione, irrigidimento dei muscoli del collo o delle spalle, bocca secca.

I sintomi verbali includono tra gli altri voce tremante e ripetizione di pause e mormorii durante la conversazione.

Aiuti[modifica | modifica wikitesto]

Organizzazioni quali Toastmasters, POWERtalk International o Association of Speakers Clubs così come corsi per imparare a parlare in pubblico aiutano a ridurre la paura a livelli sostenibili.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Rosemary Black, Glossophobia (Fear of Public Speaking): Are You Glossophobic?, su psycom.net, 4 giugno 2018. URL consultato l'11 luglio 2019.
  2. ^ a b Christopher Ireland, Apprehension felt towards delivering oral presentations: a case study of accountancy students, in Accounting Education, vol. 29, n. 3, 2020, pp. 305–320, DOI:10.1080/09639284.2020.1737548.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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