Giuseppe Gama

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Giuseppe Gama
Umberto Meazza e Giuseppe Gama Malcher membri della Commissione Tecnica della F.I.G.C..
Informazioni personali
Arbitro di Calcio
Federazione Bandiera dell'Italia Italia
Sezione All'epoca non esistevano le sezioni.
Attività nazionale
Anni Campionato Ruolo
1908-1912 Prima Categoria Arbitro

Giuseppe Da Gama Silva Malcher (Milano, 14 dicembre 1887[1] – ...) è stato un arbitro di calcio e dirigente sportivo italiano.

Apparteneva ad una famiglia piuttosto numerosa, come quelle molto comuni nel secolo scorso. Di quattro fratelli conosciuti Giuseppe fu il fratello maggiore, poi Giovanni (1889), terzo Achille (1892) ed infine Umberto (1895). Nati tutti in luoghi differenti e solo tre conosciuti in ambito calcistico.[2]

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

L'Inter della stagione 1908-1909, Giuseppe Gama è in alto a destra con bombetta e baffetti.
Con alcuni membri della C.T. nazionale il 6 gennaio 1911 (dopo la partita Italia-Ungheria 1-0). Da sin. Livio, Gama, Giannino Camperio, Meazza e Servetto (accompagnatore federale).

È fra i fondatori al "Ristorante Orologio"[3] del Football Club Internazionale Milano il 9 marzo 1908 e fu nominato "cassiere" nella riunione del giorno seguente come da foglio manoscritto da Giorgio Muggiani conservato nell'archivio dell'Inter sebbene, a causa della difficile lettura delle firme, il "Da Gama" sia stato da tutti interpretato come "De Olma".[4][5]

Compare sulla prima fotografia della squadra dell'Inter, foto scattata nel 1909 in cui risulta in bella evidenza in alto a destra con bombetta e baffetti.[6][7][8]

È stato anche un atleta specializzato nei 100 metri piani e il 5 settembre 1909 a Varese, correndo con i colori della Società Ginnastica Miani, arrivò secondo dietro Guido Brignone in 11"1.[9]

Inizia ad arbitrare subito in Seconda Categoria dirigendo la partita US Milanese II-Piemonte II del 7 febbraio per poi esordire in Prima Categoria nella gara US Milanese-Vicenza (8-0) del 23 maggio 1909.[10]

Fu nominato componente della Commissione Tecnica che nel 1910 andò a comporre la prima Nazionale Italiana con Umberto Meazza presidente[11] e rimase in carica fino al 6 gennaio 1911.

Fu uno degli arbitri che il 27 agosto 1911 fondarono l'Associazione Italiana Arbitri al "Ristorante Orologio" di Milano e fu eletto quale membro del primo Consiglio Direttivo.[12]

Arbitrò fino alla fine della stagione sportiva 1911-1912.[13][14]

Su molti testi sportivi recenti il suo cognome è stato abbinato al fratello Achille il quale, nello stesso periodo, non avrebbe potuto svolgere la funzione di arbitro federale perché in quell'epoca era ancora calciatore dell'Inter, e l'Associazione Italiana Arbitri gli avrebbe negato la tessera arbitrale se non avesse dichiarato ufficialmente la cessazione dell'attività calcistica.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Archivio di Stato di Milano, liste di leva del Comune di Milano, anno 1887, volume 78 e registrazione n. 1853 in cui si stabilisce che è esentato ad effettuare il servizio militare in Italia perché i suoi genitori sono brasiliani.
  2. ^ Archivio di stato di Milano, dove risultano i nomi e cognomi dei genitori e i differenti luoghi e province di nascita di tutti tranne che Giuseppe (Achille dei tre è l'unico nato in Brasile).
  3. ^ Denominazione esatta del ristorante, come da elenco presente sulla "Guida Commerciale Savallo & Fontana" del 1908 consultabile nella sala di consultazione e prenotazione della Biblioteca Nazionale Braidense a Milano.
  4. ^ Inter Stella Mondiale, p. 44.
  5. ^ Grassia-Lotito, p. 42.
  6. ^ Pistone, p. 52.
  7. ^ Inter Stella Mondiale, p. 155.
  8. ^ Grassia-Lotito, p. 44.
  9. ^ Liste italiane 1908-1918 - 100 metri piani, su asaibrunobonomelli.it.
  10. ^ Fontanelli, pp. 59 e 46.
  11. ^ A.I.A. 75 anni di storia, p. 5, in "La nazionale ... arbitrale".
  12. ^ A.I.A. 75 anni di storia, p. 20.
  13. ^ Corinti.
  14. ^ Non è mai stato messo in elenco arbitri dagli Annuari "Baccani".

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Filippo Grassia e Gianpiero Lotito, Inter. Dalla nascita allo scudetto del centenario, Milano, Vallardi, 2008, p. 42 e 44 (foto), ISBN 978-88-95684-11-6.
  • Federico Pistone, Inter 1908-2008: un secolo di passione nerazzurra, Milano, Prodotto Ufficiale F.C. Internazionale 1908, 2008, p. 52, ISBN 978-88-89370-13-1.
  • Filippo Grassia, Giampiero Lotito, Inter. Dalla nascita allo scudetto, EditVallardi, 2008, ISBN 978-88-95684-11-6.
  • Carlo Fontanelli, Doppio scudetto - I campionati italiani della stagione 1909, Empoli (FI), Geo Edizioni S.r.l., dicembre 2001, p. 46 e 59.
  • Alfredo Corinti, Storia del Calcio - I Campionati del 1911-1912, New York, U.S.A., Lulu.com, 2016, p. senza numero di pagina (l'autore non li ha scritti), arbitri nei tabellini di campionato.
  • Associazione Italiana Arbitri - 75 anni di storia, Milano, Vallardi & Associati, aprile 1987, p. 22.

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