Giovanni Quaquerini

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Giavanni Quaquerini o Quacquerini o Quaquarini (Stradella, 1820Piacenza, 1897) è stato un compositore italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nato a Stradella nel 1820, si formò presso il Conservatorio di Milano[1]. Debuttò nel teatro d'opera con Il califfo e la schiava su libretto di Felice Romani[2], rappresentata al Teatro Stradella di Voghera nell’autunno del 1842[3].

Giunto a Piacenza nel 1859 con un gruppo de 100 prigionieri del generale austriaco Karl von Urban, provenienti da Stradella e mandati in ostaggio a Piacenza[4], fu liberato in seguito alla Battaglia di San Martino nel giugno dello stesso anno.[5]

Insegnò armonia e composizione[6] e nella sua scuola si formarono molti compositori divenuti famosi, tra i quali Amilcare Ponchielli e Corrado Pavesi Negri, Alfonso Fratus De Balestrini.

Scrisse opere melodrammatiche, musica sacra e composizioni pianistiche. Buon didatta, il suo Trattato di armonia rimasto inedito fu premiato all’Esposizione di Milano del 1881[7].

Fu ispettore del Teatro municipale di Piacenza. Raffinato critico musicale, ha collaborato a Il Progresso e Libertà occupandosi tra il 1875 al 1895 della vita musicale piacentina. Morì nel 1897.

Tra i suoi allievi si ricorda Carlo Cattanei.

Opere[8][modifica | modifica wikitesto]

  • Il califfo e la schiava (1842)
  • Ricordi, op. 5
  • La sera, capriccio op. 5 (Milano, Domenico Vismara, dopo il 1860)
  • La traviata, fantasia brillante, op. 6 (Milano, Domenico Vismara, dopo il 1860)
  • Evolutions
  • Introduzione e gran valzer di concerto (Milano, Ricordi, 1879 circa)
  • Mazurka concertata (Milano, Lucca, [1861])
  • Omaggio a Beethoven, meditazione

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Francesco Bussi, Quaquerini, Giovanni, Novissimo Dizionario Biografico Piacentino (1860-2000), Piacenza, Banca di Piacenza, 2018, p. 422.
  2. ^ Furono pubblicati due libretti: Voghera, Cesare Zani, 1842 (prima assoluta) e Asti, Pila, 1842. Cfr. Corago
  3. ^ Il cast è segnalato in Il Pirata giornale vi letteratura, varietà e teatri, VIII, n. 18, 30 agosto 1842, p. 72.
  4. ^ La vicenda storica è narrata in Francesco Giarelli, Storia di Piacenza dalle origini ai nostri giorni, Piacenza, Vincenzo Porta, 1889, p. 434.
  5. ^ Leopoldo Cerri, Per un insigne critico musicale, in Bollettino storico piacentino, XII, 1917, pp. 188-189.
  6. ^ È tra i maestri di musica in Annuario d'Italia, Calendario generale del Regno, VII, 1892, p. 1464.
  7. ^ Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia, n. 1881.
  8. ^ Franz Pazdirek, Universal-Handbuch der Musikliteratur aller Zeiten und Völker. Als Nachschlagewerk und Studienquelle der Welt-Musikliteratur, Vienna, 1904.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • G. Della Valle, Necrologio, in Il progresso, 21 gennaio 1897.
  • Leopoldo Cerri, Per un insigne critico musicale, in Bollettino Storico Piacentino, XII (1917), pp. 188-189.
  • Francesco Bussi, Quaquerini, Giovanni, in Novissimo dizionario biografico piacentino (1860-2000), Piacenza, Banca di Piacenza, 2018, p. 422.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]