Gimillan

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Gimillan
frazione
Gimillan – Veduta
Gimillan – Veduta
Veduta estiva della frazione
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Valle d'Aosta
ProvinciaNon presente
Comune Cogne
Territorio
Coordinate45°37′00″N 7°21′33″E / 45.616667°N 7.359167°E45.616667; 7.359167 (Gimillan)
Altitudine1 787 m s.l.m.
Abitanti224[1] (2001)
Altre informazioni
Cod. postale11012
Prefisso0165
Fuso orarioUTC+1
Patronosan Pantaleone
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Gimillan
Gimillan

Gimillan (pron. fr. AFI: [ʒimijɑ̃]) è una frazione di Cogne, in Valle d'Aosta. Si trova a circa 3 km dal capoluogo su un poggio laterale della valle.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

A Gimillan furono rinvenute nell'Ottocento antiche tombe con monete di età imperiale recanti l'effigie di Gordiano III.[2][3] La frazione, favorita dall'ottima esposizione e dalla vasta area coltivabile circostante, ebbe una notevole importanza per le sue attività agricole. In loco è tuttora visibile un granaio del XVIII secolo.[4]

Alpinismo ed escursionismo[modifica | modifica wikitesto]

Gimillan è punto di partenza per varie escursioni nel Vallone di Grauson[5] e nel Vallone dell'Arpisson. Dalla frazione si sale anche al Bivacco Franco Nebbia (2.850 m).

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

  • Chiesa di Saint-Pantaléon
  • Cappella di Tarabouq (dedicata a San Bernardo), 1752[4], collocata a breve distanza dal paese.

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ 14º Censimento generale della popolazione e delle abitazioni, dati on-line sul sito Istat dawinci.istat.it (consultato nell'aprile 2013)
  2. ^ Lettere edite ed inedite di Camillo Cavour; Volume 5, pag. 33; Camillo Cavour, a cura di Luigi Chiala, Roux e Favale, 1886; on-line su books.google.it.
  3. ^ Nell'opera citata il nome dell'imperatore è riferito come Giordano III
  4. ^ a b Torino e Valle d'Aosta, Guida d'Italia, Touring Club Italiano; Milano 1996, pag.627
  5. ^ Emilius, Rosa dei Banchi: parco del Mont Avic, Giulio Berutto e Lino Fornelli, Guida dei Monti d'Italia, CAI-TCI, 2005, pagg 93-94

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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