George Montagu, IV duca di Manchester
George Montagu | |
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Stampa di John Jones, pubblicata da William Austin, dopo un ritratto di Gilbert Stuart | |
Lord ciambellano | |
Durata mandato | 1782 – 1783 |
Monarca | Giorgio III |
Predecessore | Francis Seymour-Conway, I marchese di Hertford |
Successore | Francis Seymour-Conway, I marchese di Hertford |
Ambasciatore del Regno Unito in Francia | |
Durata mandato | 1783 – 1784 |
Monarca | Giorgio III |
Predecessore | Alleyne FitzHerbert, I barone St. Helens |
Successore | John Sackville, III duca di Dorset |
Dati generali | |
Suffisso onorifico | Duca di Manchester |
Partito politico | Whig |
George Montagu, IV duca di Manchester (6 aprile 1737 – 2 settembre 1788), è stato un politico e diplomatico inglese.
Biografia[modifica | modifica wikitesto]
Era il figlio di Robert Montagu, III duca di Manchester, e di sua moglie, Lady Harriet Dunch. I suoi nonni paterni erano Charles Montagu, I duca di Manchester e Dodington Greville. Sua madre era la figlia e co-erede di Edmund Dunch e di Elizabeth Godfrey nonché nipote di John Churchill, I duca di Marlborough[1].
Carriera[modifica | modifica wikitesto]
Come suo padre prima di lui, Montagu fu membro del parlamento Whig dell'Huntingdonshire (1761-1762). Dopo aver ereditato il ducato, assunse Robert Adam per realizzare progetti per il castello di Kimbolton, la sua residenza principale[2].
Ha servito come collettore di sussidi nel porto di Londra nel 1762 ed è stato Lord of the Bedchamber (1762-1770). A partire dal 1782, successe al conte di Hertford come Lord Chamberlain of the Household[1]. Ha ricoperto la carica di Lord luogotenente del Huntingdonshire (1762-1788).
Era un sostenitore di Lord Rockingham e un attivo oppositore della politica americana della Camera dei Lord di Lord North. Durante il governo di Rockingham, Montagu divenne Lord Ciambellano[3] e Consigliere privato[4]. Nel 1783 fu nominato ambasciatore in Francia per "supervisionare la conclusione dei negoziati sui trattati tra Gran Bretagna e Francia, Spagna e Paesi Bassi". Firmò la pace di Parigi a Versailles per la Gran Bretagna per porre fine alla guerra rivoluzionaria americana[5].
Fu anche Gran Maestro della Prima gran loggia d'Inghilterra (1777-1782) quando gli successe il principe Enrico, duca di Cumberland e Strathearn[1].
Matrimonio[modifica | modifica wikitesto]
Sposò, il 22 ottobre 1762 a Londra, Lady Elizabeth Dashwood (1741-26 giugno 1832), figlia di James Dashwood. Ebbero sei figli:
- George Montagu, visconte Mandeville (11 novembre 1763 - 23 febbraio 1772)[1];
- Lady Anne Mary Montagu (? - 12 aprile 1796)[1];
- Lady Emily Montagu (? - 21 aprile 1838)[1];
- Lady Caroline Mary Montagu (10 agosto 1770 - 24 marzo 1847), sposò James Graham, III duca di Montrose, ebbero sei figli[1];
- William Montagu, V duca di Manchester (21 ottobre 1771 - 18 marzo 1843)[1];
- Lord Frederick Montagu (8 novembre 1774 - 4 ottobre 1827)[1].
Morte[modifica | modifica wikitesto]
Montagu era notoriamente a corto di fondi e nel 1767 fu necessario vendere la casa londinese della famiglia Manchester a Berkeley Square al banchiere e politico Robert Child.
Il duca di Manchester morì, dopo una breve malattia, il 2 settembre 1788.
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ a b c d e f g h i Manchester, Duke of (GB, 1719), su cracroftspeerage.co.uk, Heraldic Media Limited. URL consultato il 5 maggio 2020.
- ^ Kimbolton Castle, Huntingdon, Cambridgeshire: designs for the house and park for George Montagu, 4th Duke of Manchester, 1763-71 (22), su collections.soane.org, Sir John Soane's Museum. URL consultato il 5 maggio 2020.
- ^ Ronald John McNeill, Manchester, Earls and Dukes of, vol. 17, pp. 543–544.
- ^ (EN) The London Gazette (PDF), n. 12286, 9 April 1782.
- ^ George Montagu, 4th Duke of Manchester papers 1779-1788, su quod.lib.umich.edu, William L. Clements Library. URL consultato il 5 maggio 2020.
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autorità | VIAF (EN) 7263401 · ISNI (EN) 0000 0000 6150 4676 · LCCN (EN) nr93023181 · GND (DE) 1210099896 · WorldCat Identities (EN) lccn-nr93023181 |
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