Geoffrey Chew

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Geoffrey Chew nella sua casa in California

Geoffrey F. Chew (Washington, 5 giugno 1924[1][2]Berkeley, 11 aprile 2019[3]) è stato un fisico statunitense.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Ha conseguito il PhD in fisica teorica delle particelle nel 1946, presso l'Università di Chicago, sotto la direzione di Enrico Fermi, con una tesi dal titolo Elastic Scattering of High-Energy Nucleons by Deuterons. Tra il 1950 e il 1956, è stato membro della Facoltà di fisica dell'Università dell'Illinois a Urbana-Champaign. Dal 1957 è stato professore di fisica presso l'Università della California - Berkeley e dal 1991 è divenuto professore emerito. È stato membro della National Academy of Sciences, nonché dell'American Academy of Arts and Sciences. In contrapposizione con la "teoria quantistica dei campi", nel 1961 propone una teoria rivoluzionaria, la "teoria della matrice S", o teoria del "bootstrap" che dal 1940 il fisico Heisenberg aveva cominciato a formulare.

Premi[modifica | modifica wikitesto]

Chew nel 1962 ha ricevuto il Premio Hughes della Società Americana di Fisica per la sua teoria del bootstrap sulle interazioni forti[4]. Ha vinto inoltre il Premio Lawrence nel 1969[5].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Geoffrey Chew [collegamento interrotto], su ACAP-Array of Contemporary American Physicist, American Institute of Physics. URL consultato l'8 dicembre 2017.
  2. ^ (EN) Geoffrey F. Chew, su PHN-Physics History Network, American Institute of Physics. URL consultato l'8 dicembre 2017.
  3. ^ Copia archiviata, su physics.berkeley.edu. URL consultato il 17 aprile 2019 (archiviato dall'url originale il 28 aprile 2019).
  4. ^ Fritjof Capra, Il punto di svolta. Scienza, società e cultura emergente, Feltrinelli, 2008.
  5. ^ Pagina su Geoffrey Chew della Facoltà di Fisica dell'Università di Berkeley.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Fritjof Capra, " Verso una nuova saggezza.Conversazioni con....",ed Feltrinelli, 1988

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN42765955 · ISNI (EN0000 0001 1629 809X · LCCN (ENn50058505 · GND (DE124238815 · BNF (FRcb123935703 (data) · J9U (ENHE987007334888705171 · WorldCat Identities (ENlccn-n50058505