Galassia cometa

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Galassia cometa
Galassia a spirale
L'ammasso Abell 2667. La galassia cometa è visibile in alto a sinistra nell'immagine.
Scoperta
ScopritoreTelescopio Spaziale Hubble
Dati osservativi
(epoca J2000.0)
CostellazioneScultore
Ascensione retta23h 51m 44.1s
Declinazione-26° 03′ 59″
Distanza3,2 miliardi di a.l. (distanza comovente)  
Magnitudine apparente (V)18,7
Redshiftz = 0,226
Caratteristiche fisiche
TipoGalassia a spirale
Dimensioni600 a.l.
(184 pc)
Altre designazioni
PGC 3234374, 2DFGRSS132Z144
Mappa di localizzazione
Galassia cometa
Categoria di galassie a spirale

Coordinate: Carta celeste 23h 51m 44.1s, -26° 03′ 59″

La galassia cometa è una galassia a spirale nell'ammasso di galassie Abell 2667, distante 3,2 miliardi di anni luce, con una massa appena superiore a quella della nostra galassia. È stata scoperta il 2 marzo 2007 dal telescopio spaziale Hubble.[1]

Struttura[modifica | modifica wikitesto]

Si tratta di una galassia a spirale particolare, situata a 3,2 miliardi di anni luce dalla Terra, che presenta una estesa scia di brillanti grumi blu e diffusi ciuffi di giovani stelle.[2] Sta transitando all'elevata velocità di 3,5 milioni di km/ora attraverso l'ammasso di galassie Abell 2667 che, grazie alla forza del proprio campo gravitazionale e alla forte pressione del gas caldo e denso, le fa raggiungere una temperatura che si aggira fra i 10-100 milioni di gradi. Il fenomeno, che è stato osservato per la prima volta, dà vita a una specie di coda, lunga 600.000 anni luce, che le da l'aspetto di una cometa.

Evoluzione futura[modifica | modifica wikitesto]

Secondo Jean-Paul Kneib del Laboratoire d'Astrophysique de Marseille, la galassia in questione ha una scia estesa di noduli blu brillanti e ciuffi di stelle giovani che sono state strappate via dalle forze di marea ed ora si trovano a vagare sradicate dalla galassia madre e questo porterà la stessa verso un precoce invecchiamento; perderà la maggior parte del gas e delle polveri necessari per la formazione di nuove generazioni di stelle, diventando quindi povera di gas, ma ricca di vecchie stelle rosse; il corso di questi eventi viene stimato che durerà circa un miliardo di anni e noi ora stiamo osservando ciò che si riferisce a circa 200 milioni di anni dall'inizio del processo.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ L. Cortese, The strong transformation of spiral galaxies infalling into massive clusters atz≈ 0.2, in Monthly Notices of the Royal Astronomical Society, vol. 376, n. 1, 2007, pp. 157–172, Bibcode:2007MNRAS.376..157C, DOI:10.1111/j.1365-2966.2006.11369.x, arXiv:astro-ph/0703012.
  2. ^ Mattia Fumagalli, G. Gavazzi, R. Scaramella e P. Franzetti, Constraining the ages of the fireballs in the wake of the dIrr galaxy VCC 1217/IC 3418, in Astronomy & Astrophysics, vol. 528, aprile 2011, p. 9, Bibcode:2011A&A...528A..46F, DOI:10.1051/0004-6361/201015463, arXiv:1011.1665, A46.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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