Gabinetto della Corea del Nord

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Gabinetto di Stato
StatoBandiera della Corea del Nord Corea del Nord
Istituito1948
PresidenteKim Tok-hun
SedePyongyang
Sito webwww.minzu.rep.kp/

Il Gabinetto di Stato (조선민주주의인민공화국 내각?, 朝鮮民主主義人民共和國 內閣?, Joseonminjujuuiinmingonghwagung naegakLR, Chosŏnminjujuŭiinmin'gonghwagung naegakMR) è, secondo la Costituzione della Corea del Nord, l'organo amministrativo esecutivo generale di gestione dello stato nel governo della Corea del Nord.[1] Il quotidiano ufficiale è il Minju Choson.[2]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il gabinetto, guidato da Kim Il-sung, in visita a Mosca nel 1949

Nella prima costituzione della Corea del Nord, adottata nel 1948, i poteri esecutivi erano conferiti al Gabinetto, presieduto da Kim Il-sung.

Comitato centrale del popolo[modifica | modifica wikitesto]

il Gabinetto fu eliminato nella costituzione del 1972 con la creazione dell Comitato centrale del popolo e del Consiglio dell'amministrazione statale.[3]

Il Comitato centrale del popolo (CCP) costituiva il più alto organo istituzionale del Paese ed era presieduto dal Presidente della Corea del Nord.[4] secondo la costituzione del 1972, il CCP esercitava varie funzioni e poteri come la definizione delle politiche interne ed esterne dello stato, la direzione dei lavori del Consiglio di amministrazione e del comitato popolare provinciale, la supervisione del rispetto della costituzione, delle leggi e delle ordinanze dell'Assemblea Popolare Suprema, l'istituzione o abolizione di ministeri e organi esecutivi del Consiglio di amministrazione e la nomina o rimozione di vice premier, ministri e altri membri del Consiglio di amministrazione e anche la dichiarazione dello stato di guerra e l'emanare ordini di mobilitazione in caso di emergenza.[5] L'articolo 104 conferiva al Comitato centrale del popolo l'autorità di adottare decreti e decisioni e di emanare direttive.[6][7] Il Comitato centrale del popolo possedeva commissioni quali la Commissione della politica interna, la Commissione della politica estera, la Commissione nazionale della difesa e poteva crearne di nuove.[8]

Al Comitato centrale del popolo era subordinato il Consiglio dell'amministrazione statale, composto da un presidente, dei vicepresidenti, dei ministri e altri membri ritenuti necessari.[9] Era responsabile, con il Comitato statale per la pianificazione, della formulazione dei piani di sviluppo economico statale e delle misure per la loro attuazione, della preparazione del bilancio statale e della gestione di altre questioni monetarie e fiscali.[10][11]

Nel 1982 l'Armata popolare coreana e il Ministero della sicurezza popolare furono assegnati direttamente al Presidente insieme alla Commissione Ispettiva di Stato.

Nel 1990, con una decisione del Comitato popolare centrale, la Commissione nazionale della difesa divenne completamente indipendente e gli emendamenti costituzionali del 1992 la assegnarono direttamente all'Assemblea popolare suprema.

Ripristino del Gabinetto[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1998 gli emendamenti alla Costituzione abolirono il Comitato centrale del popolo e l'Amministrazione statale, mentre fu ricreato il Gabinetto come organo generale di gestione dello Stato.[12] Enfatizzando il suo ruolo aumentato, Kim Jong-il affermò nel 1999:[13]

(EN)

«The party organizations and party cadres should not intervene in administrative matters. The party should help the cabinet to be responsible for all economic affairs. Last year we made a new governmental system where the cabinet is supposed to be the control tower of the economy.[...] No organizational unit should handle economic problems without consulting the cabinet.»

(IT)

«Le organizzazioni e i quadri del Partito non dovrebbero intervenire nelle questioni amministrative. Il partito dovrebbe aiutare il Gabinetto ad essere responsabile di tutti gli affari economici. Lo scorso anno abbiamo fatto un nuovo sistema di governo dove il Gabinetto dovrebbe essere la torre di controllo dell'economia [...] Nessuna unità organizzativa dovrebbe gestire i problemi economici senza aver consultato il Gabinetto.»

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Il Gabinetto è l'organo amministrativo esecutivo generale di gestione dello stato nordcoreano.[1] È formato da un Presidente (Premier), dei vicepresidenti, i ministri e altri membri e la sua durata corrisponde a quella dell'Assemblea popolare suprema.[14]

Il premier del Gabinetto rappresenta il governo della Corea del Nord, organizza il lavoro del Gabinetto.[15]

L'Assemblea popolare suprema elegge il Premier e, su raccomandazione di quest'ultimo, gli altri membri del Gabinetto.[16] Quando l'Assemblea non è in sessione, il suo Presidium assume gli stessi poteri sul Gabinetto.[17] Una volta eletto, il Premier giura la propria fedeltà allo Stato per conto del Gabinetto davanti all'Assemblea popolare suprema.[18]

Il Gabinetto deve rispondere all'Assemblea popolare suprema e al suo Presidium.[19]

Il Gabinetto convoca le riunioni plenarie e le riunioni del Comitato permanente.[20] La riunione plenaria è composta da tutti i membri del gabinetto, mentre la riunione del Comitato permanente è simile a un presidium e comprende meno persone, inclusi il Premier, il vice premier e altri membri del Gabinetto nominati dal Premier.[20]

Le riunioni plenarie deliberano e decidono su nuove e importanti questioni amministrative ed economiche, mentre il Comitato permanente delibera e decide sulle questioni sollevate dalla riunione plenaria.[21]

Poteri e responsabilità[modifica | modifica wikitesto]

In quanto ramo esecutivo dello stato nordcoreano, il gabinetto è responsabile dell'attuazione delle politiche economiche dello stato ma non è responsabile delle questioni relative alla difesa e alla sicurezza, in quanto gestite dalla Commissione per gli affari di Stato. Nell'adempimento del suo mandato, il Gabinetto è autorizzato dalla Costituzione a:[22]

  • Adottare misure per attuare le politiche statali;
  • Adottare, emendare o integrare regolamenti sull'amministrazione dello Stato in base alla Costituzione e alle leggi;
  • Dirigere il lavoro delle commissioni e dei ministeri del Gabinetto, degli organi posti direttamente sotto la sua autorità e dei comitati popolari locali;
  • Istituire o abolire organi posti direttamente sotto la sua autorità, le principali organizzazioni economiche amministrative e imprese, nonché adottare misure per migliorare gli organi amministrativi statali;
  • Redigere il piano statale per lo sviluppo dell'economia nazionale e adottare misure per implementarlo;.
  • Compilare il bilancio dello Stato e adottare misure per implementarlo;
  • Organizzare ed eseguire il lavoro nei settori dell'industria, dell'agricoltura, dell'edilizia, dei trasporti, delle poste e delle telecomunicazioni, del commercio interno ed estero, della gestione del territorio e delle città, dell'istruzione, della scienza, della cultura, del servizio sanitario, della cultura fisica e sportiva, dell'amministrazione del lavoro, della protezione ambientale, del turismo e altro;
  • Adottare misure per rafforzare il sistema monetario e bancario;
  • Ispezionare e controllare l'istituzione dell'ordine nell'amministrazione statale;
  • Adottare misure per il mantenimento dell'ordine pubblico, proteggere le proprietà e gli interessi dello Stato e delle organizzazioni cooperative sociale e salvaguardare i diritti dei cittadini;
  • Concludere trattati con paesi stranieri e condurre attività all'estero.
  • Rescindere le decisioni e le direttive degli organi amministrativi ed economici contrarie alle decisioni e alle direttive del Gabinetto.

I ministeri del Gabinetto che sovrintendono ai settori economici controllano anche gruppi industriali chiamati "complessi", costituiti da strutture parzialmente o totalmente di proprietà statale come fabbriche, miniere o fattorie, a seconda del settore.[23] A livello locale, il Gabinetto sovrintende ai Comitati Popolari Locali.

Il gabinetto emana atti sotto forma di decisioni e direttive.[24]

Commissioni, ministeri e comitati[modifica | modifica wikitesto]

Le commissioni e i ministeri del Gabinetto sono organi esecutivi dipartimentali che supervisionano e guidano il lavoro dei settori di competenza in maniera uniforme sotto la direzione del Gabinetto.[25]

Organizzano inoltre riunioni dei comitati e dei quadri per deliberare e decidere su misure per l'implementazione di decisioni e direttive del Gabinetto o su altre questioni importanti.[26]

Composizione[modifica | modifica wikitesto]

A gennaio 2021, il Gabinetto è così costituito:[27][28][29][30][31][32]

Nome Carica Partito
Direzione
Kim Tok-hun Presidente Partito del Lavoro di Corea
Pak Jong-gun Vicepresidente
Jon Hyon-chol

Vicepresidente

Kim Song-ryong

Vicepresidente

Ri Song-hak

Vicepresidente

Pak Hun

Vicepresidente

Ju Chol-gyu

Vicepresidente

Kim Kum-chol

Segretario generale

Ministri
Ri Son-gwon

Ministro degli affari esteri

Partito del Lavoro di Corea
Kim Yu-il

Ministro dell'industria dell'energia elettrica

Jon Hak-chol

Ministro dell'industria del carbone

Kim Chung-gol

Ministro dell'industria metallurgica

Ma Jong-son

Ministro dell'industria chimica

Jang Chung-song

Ministro delle ferrovie

Kang Jong-gwan

Ministro del trasporto terrestre e marittimo

Kim Chol-su

Ministro dell'industria mineraria

Kim Chung-song

Ministro dello sviluppo delle risorse naturali statali

Ko Kil-son

Ministro dell'industria petrolifera

Ju Chol-gyu Ministro dell'agricoltura
Han Ryong-guk

Ministro della silvicoltura

Yang Sung-ho

Ministro dell'industria meccanica

Kang Chol-gu

Ministro della costruzione navale

Wang Chang-uk

Ministro dell'industria energetica nucleare

Kim Jae-song

Ministro dell'industria elettronica

Ju Yong-il

Ministro delle poste e delle telecomunicazioni

So Jong-jin

Ministro dell'industria edilizia e dei materiali da costruzione

Ri Hyok-gwon

Ministro del Controllo statale della costruzione

Jang Kyong-il

Ministro dell'industria leggera

Jo Yong-chol

Ministro dell'industria locale

Ri Kang-son

Ministro dell'industria dei beni di consumo

Indipendente
Song Chun-sop

Ministro della pesca

Partito del Lavoro di Corea
Ko Jong-bom

Ministro della finanza

Jin Kum-song

Ministro del lavoro

Yun Jong-ho

Ministro delle relazioni economiche esterne

Kim Kyong-jun

Ministro della terra e della protezione ambientale

Direttore dell'Ufficio supervisore della politica forestale della Commissione degli affari di Stato

Im Kyong-jae

Ministro della gestione urbana

Mun Ung-jo

Ministro dell'approvvigionamento e amministrazione alimentari

Pak Hyok-chol

Ministro del commercio

Ri Kuk-chol

Ministro dell'istruzione superiore

Choe Kyong-chol

Ministro della salute pubblica

Sung Jong-gyu

Ministro della Cultura

Kim Il-guk

Ministro della cultura fisica e degli sport

Commissioni e comitati
Pak Jong-gun Presidente del Comitato statale per la pianificazione Partito del Lavoro di Corea
Hwang Yong-bo Presidente del Comitato centrale coreano delle trasmissioni radiotelevisive
Ri Chung-gil Presidente della Commissione statale della scienze e della tecnologia
Kim Sung-du

Presidente della Commissione dell'educazione

Altri membri
Kim Sung-jin Presidente dell'Accademia delle Scienze della Corea del Nord Partito del Lavoro di Corea
Choe Song-hak

Presidente della Banca Centrale della Corea del Nord

Ri Chol-san

Direttore dell'Ufficio centrale statistico

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b DPRK Constitution 2017, p. 27, art. 123.
  2. ^ (KOENZH) 민주조선, su minzu.rep.kp. URL consultato il 1º aprile 2021 (archiviato dall'url originale il 4 gennaio 2022).
  3. ^ DPRK Constitution 1972, pp. 545-548.
  4. ^ DPRK Constitution 1972, p. 545, art. 100-101.
  5. ^ DPRK Constitution 1972, pp. 545-546, art. 103.
  6. ^ DPRK Constitution 1972, p. 546, art. 104.
  7. ^ Suh e Lee 1976, p. 197.
  8. ^ DPRK Constitution 1972, p. 546, art. 105.
  9. ^ DPRK Constitution 1972, p. 546, art. 107-108.
  10. ^ DPRK Constitution 1972, pp. 546-547, art. 109.
  11. ^ Savada 1993.
  12. ^ (EN) Korea (Democratic People's Republic of)'s Constitution of 1972 with Amendments through 1998 (PDF), su Constitute Project, pp. 21-23. URL consultato il 1º aprile 2021.
  13. ^ Lim Jae-cheon, Kim Jong-il's Leadership of North Korea, p. 116.
  14. ^ DPRK Constitution 2017, pp. 27-28, art. 124.
  15. ^ DPRK Constitution 2017, p. 29, art. 126.
  16. ^ DPRK Constitution 2017, p. 20, art. 91 pt. 9-10.
  17. ^ DPRK Constitution 2017, p. 26, art. 116 pt. 10-11.
  18. ^ DPRK Constitution 2017, p. 29, art. 132.
  19. ^ DPRK Constitution 2017, p. 29, art. 131.
  20. ^ a b DPRK Constitution 2017, p. 29, art. 127.
  21. ^ DPRK Constitution 2017, p. 29, art. 128.
  22. ^ DPRK Constitution 2017, p. 28, art. 125.
  23. ^ (EN) The DPRK Political Season: Two Post-Mortems, su 38north. URL consultato il 19 gennaio 2019.
  24. ^ DPRK Constitution 2017, p. 29, art. 129.
  25. ^ DPRK Constitution 2017, pp. 29-30, artt. 133-134.
  26. ^ DPRK Constitution 2017, p. 30, art. 135.
  27. ^ (EN) Members of DPRK Cabinet Appointed, su KCNA Watch, 18 gennaio 2021.
  28. ^ (EN) Report on 5th Plenary Meeting of the 7th C.C., WPK, su KCNA Watch, 1º gennaio 2020.
  29. ^ (EN) New Premier of DPRK Cabinet Appointed, su KCNA Watch, 14 agosto 2020.
  30. ^ (EN) Press Release of 8th Congress of WPK, su KCNA Watch, 11 gennaio 2021.
  31. ^ (EN) North Korea picks army man who led Korean talks as top envoy, su The Straits Times, 19 gennaio 2020. URL consultato il 19 gennaio 2020.
  32. ^ (EN) Jesse Johnson, North Korea ditches top diplomat in reshuffle that could impact nuclear talks, in The Japan Times Online, 19 gennaio 2020, ISSN 0447-5763 (WC · ACNP). URL consultato il 19 gennaio 2020.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • (KOENZH) 민주조선, su minzu.rep.kp. URL consultato il 1º aprile 2021 (archiviato dall'url originale il 4 gennaio 2022).